Whistleblowing è un software che permette ai dipendenti del Comune di Palermo, in anonimato, di segnalare eventuali casi di corruzione di cui fossero a conoscenza all’interno della struttura amministrativa. Il nome viene dal termine utilizzato nel mondo anglosassone per marcare metaforicamente una presa di posizione sulle azioni illegali, e il sistema è attivo da questa settimana. Prevede una totale criptazione dei dati relativi sia al segnalante che al fatto oggetto di segnalazione, in modo che soltanto il responsabile anticorruzione o la magistratura possano decriptare le informazioni.
«La realizzazione di questo sistema – ha detto il segretario generale del Comune Fabrizio Dall’Acqua, che ha anche il ruolo di responsabile anticorruzione -, è stata fatta per dare risposta ai dettati normativi in materia di tutela e sicurezza dei dipendenti che segnalino attività illecite e fa parte di un più organico programma di interventi adottati all’interno dell’amministrazione». Il Comune ha anche emesso un avviso pubblico con il quale si invitano le organizzazioni sindacali e tutti i portatori di interesse a contribuire alla revisione del piano triennale per la corruzione, una cui prima versione è stata adottata lo scorso anno dalla giunta comunale e per il quale è prevista un monitoraggio costante dei risultati ed una revisione annuale.
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