Scattano i sigilli per una parte di un impianto di calcestruzzi a Corleone con l’accusa di reati ambientali. Il decreto, emesso dal gip del Tribunale di Termini Imerese, su richiesta della Procura di Palermo, è stato eseguito dai carabinieri che hanno sequestrato anche tutti i mezzi della ditta. L’impianto parzialmente sequestrato è della ditta Di Miceli srl, il cui titolare è il consigliere comunale di Corleone Cristoforo Di Miceli.
Grazie ad alcune riprese effettuate sull’area dell’impianto, infatti, è stato possibile documentare lo smaltimento irregolare dei residui della lavorazione del calcestruzzo, a seguito del lavaggio delle autobetoniere: l’acqua veniva scaricata in una vasca di decantazione, collocata nello spiazzale, che presentava gravi carenze strutturali e difetti e a pochi passi da un torrente dove, tra l’altro, abitualmente pascolano greggi di pecore che si abbeverano anche nelle pozze d’acqua contaminate dal calcestruzzo.
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