Controcontroller, un farmaco che vi farà tornare in vita

Guardate voi stessi e non avete più forze. Sentite, appoggiandovi al muro, la debolezza. Avvertite la sordità, stringete le palpebre, provate a mettere a fuoco. Ma questo è un buon segno. Segno che il disgusto via ha finalmente conquistati. Uno stadio che in qualche modo avreste comunque raggiunto, ma voi siete in anticipo. Evoluzione. Solitudine. Passaggio alla piena maturità.

Quartieri solitari:

Un tale che fa il custode è all’opera con mani da scimmia. I rami cadono sulla strada e un cane li fiuta passando. La donna guarda dalla finestra: scambio di sguardi, occhiate fuggevoli. Si sente il “clac” delle cesoie. E’ l’ora dell’amore. E questo non fa per voi. Non adesso. Anzi, vi sentite mancare.

Frontiere:

Vi domandate per quale ragione dovreste mettervi a dieta. A cosa dare la precedenza, e perché. Se smettere di fumare, o di bere. E vorreste un motivo anche per continuare a mantenere buone relazioni. Che cosa avete ereditato dalla vostra famiglia, in fondo? E dagli antenati? Pisciate davanti al portone e sbandierate l’indipendenza. Per quanto mi riguarda voi siete gli ultimi. E dunque?

Servizi segreti:

Qualcuno ha provato a sfiorarvi: la sola idea del contatto vi fa rabbrividire. Temete persino l’odore degli altri, così, in generale. Fate fatica ancora a concepire il benché minimo eccitamento. Nessuna emozione. Stanchezza. Frasi raccolte qua e là. Strade vuote. Vi sentite spiati.

E’ così infatti.