Consorzio bonifica, gli agricoltori sono in ginocchio Costi dell’acqua in aumento e condotte fatiscenti

Se le previsioni saranno rispettate l’acqua tornerà a scorrere nelle tubazioni da lunedì prossimo. Per coprire però l’intera zona di competenza del Consorzio di bonifica nove di Catania ci potrebbero volere fino a quindici giorni. Colpa delle dimensioni dell’area, oltre 20mila ettari, e di una condotta vecchia cinquant’anni che spesso deve fare i conti con numerose falle. Il dato certo per il momento è soltanto uno: «Gli agricoltori della piana di Catania sono in ginocchio. La stagione irrigua doveva iniziare l’8 giugno ma i rubinetti sono rimasti chiusi», spiega a MeridioNews il presidente etneo di Coldiretti Giovanni Pappalardo.

A fare slittare tutto è stato uno sciopero portato avanti dai dipendenti stagionali dell’ente che si occupa dell’erogazione dell’acqua ai produttori agricoli. La protesta dei cosiddetti cinquantunisti con i contratti scaduti si è concentrata nei pressi del canalone 100 in  contrada ponte Barca nel territorio di Paternò. Una «mobilitazione legittima», tengono a precisare tutti a gran voce, ma che ha fatto emergere paradossi e controsensi nella gestione dei Consorzi. Carrozzoni paragonabili a una mini Regione siciliana con costi di gestione a sei zeri e oltre duemila dipendenti all’attivo. A Catania i lavoratori sono più di cento e la cifra che ogni anno viene impiegata per il pagamento degli stipendi supera i cinque milioni di euro. «L’assessore Antonello Cracolici ha garantito una legge di riordino – prosegue Pappalardo – ma bisogna sottolineare come i contributi regionali sono stati ridotti anno dopo anno e per questo è aumentato il costo del canone dell’acqua».

Tra servizio sospeso e riserve ridotte al lumicino, il grande caldo di questi giorni ha  complicato la situazione dei raccolti. «Chi dispone dei pozzi riesce a sopperire mentre tutti gli altri rischiano di subire grossi danni», conclude il presidente. Da Paternò a Ramacca, passando per Palagonia il ritornello è sempre lo stesso: «Abbiamo problemi enormi e anche un solo giorno di ritardo può mettere a rischio l’intero comparto del prossimo anno», spiega un produttore di meloni, angurie e arance dell’area calatina.

La vicenda dei Consorzi dalle campagne si è spostata anche nelle sale del potere della Regione. Gli ultimi in ordine di tempo a chiedere chiarezza sono i rappresentanti del Movimento 5 stelle con un comunicato firmato dal deputato Francesco Cappello e dalla consigliera comunale di Ramacca Teresa Corallo. Nel mirino la riforma di riordino degli enti, definita uno sorta di scaricabarile del governo di Rosario Crocetta. I Consorzi dovrebbero passare da undici a due – quelli della Sicilia orientale e occidentale – e dovrebbero essere guidati da consigli d’amministrazione composti da agricoltori affiancati da manager pubblici. Il motivo conduttore però per il momento è quello di affidare la gestione ai commissari regionali.  

Dario De Luca

Recent Posts

Parco dell’Anima, a Noto nascerà una banca dei semi antichi: «Sarà la prima al mondo e servirà ad educare»

Uno degli angoli più suggestivi della Sicilia, tra il barocco di Noto e la riserva…

7 ore ago

Incidente stradale ad Augusta, muore un uomo di 32 anni

In un incidente sulla statale 114, nel territorio di Augusta, tra Siracusa e Catania, un…

14 ore ago

Auto vola da un cavalcavia della A18. Due persone rimaste ferite

Un incidente stradale che ha coinvolto un'autovettura Citroen C3, si è verificato poco dopo le…

18 ore ago

Minorenne ha droga, pistola e munizioni, arrestato a Catania

Agenti della Squadra Mobile della Questura di Catania hanno arrestato un minorenne trovato in possesso di 240…

18 ore ago

In causa con la ex, minaccia di morte il suo legale, arrestato

Non si riteneva ben assistito in una causa civile con l'ex moglie dal suo avvocato,…

18 ore ago

Incidente alla zona industriale di Gela. Muoiono un 22enne e il presidente di Sicindustria Caltanissetta

Un grave incidente stradale si è registrato alla zona industriale di Gela. Nel sinistro ha…

18 ore ago