di Massimo Pellingra
Le Regioni italiane non possono essere limitate nella produzione di energie alternative. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato, sezione V, con la sentenza n. 4768 del 10 settembre 2012. Con tale pronunciamento vene affermata la disapplicazione dellarticolo 3 della legge Regione Basilicata n. 9/2007, nella parte in cui questa pone limiti massimi alla produzione di energia elettrica derivante da fonte eolica.
Si tratta di una sentenza che ha affermato importanti principi in ordine alla operatività della disciplina relativa nel nostro ordinamento per effetto della direttiva 2001/77/CE, del decreto attuativo, D.Lgs.387/2003, e della ulteriore direttiva sostitutiva 2009/28/CE.
E stato confermato un fondamentale principio di derivazione comunitaria, appunto, in applicazione del quale è previsto che le Regioni possano adottare misure per promuovere laumento della produzione di energia da fonti rinnovabili, escludendo la possibilità di una fissazione di limiti massimi di produzione.
Alla luce di tale quadro normativo, in aperta antitesi con discipline restrittive, i giudici hanno rilevato lauspicata riduzione di ostacoli normativi e di qualsivoglia genere alla produzione di elettricità dalle suddette fonti energetiche.
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