Lezioni online per studenti e docenti liceali e universitari per superare il digitale divide. È questo l’obiettivo della campagna di comunicazione e formazione Conoscere Internet, lanciata ufficialmente stamattina all’istituto Vittorio Emanuele III di Palermo. All’inaugurazione erano presenti il sottosegretario del Miur Davide Faraone, la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale Maria Luisa Altomonte e il rettore dell’Università del capoluogo Fabrizio Micari.
La campagna fa parte del programma di alfabetizzazione digitale realizzato dalla rete nazionale dell’istruzione e della ricerca, il Garr, e finanziato dal ministero con i fondi del Piano di Azione e Coesione: il Garr-X Progress, inizialmente rivolto a quattro regioni del Sud – Calabria, Campania, Puglia e Sicilia -, ma in seguito esteso a tutto il Paese. Nelle quattro regioni meridionali il progetto è stato finanziato con 46,5 milioni di euro per 322 sedi tra università, enti di ricerca, istituti di cultura, il Cnr, l’Enea, istituti di cultura e di ricerca biomedica e 133 scuole (6,5 milioni) in 50 comuni di 18 ex provincie, tutte connesse alla fibra ottica con collegamenti dedicati simmetrici e bidirezionali a 100 Mbps. La rete in fibra si estende nelle quattro regioni per 9.300 km, 2.400 dei quali dedicati agli istituti scolastici (18 km per istituto) e la dorsale ha una capacità di 1.076 Gbps.
Ebbene, nell’ambito di questo programma di alfabetizzazione digitale, è stato avviato un progetto di formazione che ha coinvolto finora 2.600 persone con master universitari, corsi a distanza, aggiornamento professionale, autoapprendimento. Fra le iniziative di formazione c’è appunto la campagna Conoscere Internet, iniziata oggi. Come funziona il web, cos’è la fibra ottica, quali sono le applicazioni più diffuse e cosa si può fare con le identità digitali: sono questi alcuni degli argomenti trattati nel corso che è aperto a tutti, è completamente gratuito e disponibile da oggi online in lingua italiana e inglese per chiunque voglia conoscere internet e le sue potenzialità. Dodici lezioni, dal linguaggio chiaro e alla portata di tutti, fruibili sulla piattaforma di e-learning del Garr con la possibilità di ottenere il rilascio di un attestato finale. Uno strumento utile, ad esempio, per tutti gli insegnanti che vorranno fare lezione di internet in classe o per i docenti universitari che vorranno tenere lezioni in streaming per i fuori sede o ancora per i ricercatori che dovranno intervenire in videocollegamento ad una conferenza.
«Favorire la diffusione della conoscenza di internet e delle nuove tecnologie significa anche migliorare la qualità della vita e l’accesso ai servizi per i cittadini – dice Faraone -. Il Miur ha investito ingenti risorse per l’infrastrutturazione digitale del Meridione e grazie a Garr-X Progress 133 scuole sono state connesse in fibra ottica. Ma l’investimento che stiamo facendo per innovare radicalmente le scuole italiane è straordinario. Grazie al Piano nazionale scuola digitale, previsto dalla Buona Scuola, abbiamo stanziato un miliardo di euro e, per esempio, con queste risorse circa l’80% delle scuole siciliane avrà una connessione lan o wlan. Sono tasselli di un quadro complessivo – conclude il sottosegretario -, fondamentale per rispondere alle sfide del domani. Conoscere internet darà adesso a tutti l’opportunità di imparare, in modo semplice e veloce, come usare le potenzialità della rete. Grazie al Garr e ad Assoprovider per l’impegno profuso».
Negli anni grazie al Garr «la comunità accademica ha ottenuto un grande vantaggio che le ha permesso di abbattere le distanze geografiche con il resto della comunità scientifica mondiale – spiega Micari -. Le attuali infrastrutture permettono di lavorare a stretto contatto, anche visivo, senza alcun onere economico, con partner scientifici residenti in qualsiasi angolo del pianeta. I costi generali delle comunicazioni sono quindi praticamente nulli. Oltre alle comunicazioni, Il Garr fornisce infrastrutture di storage e di calcolo che sgravano l’ateneo dal dovere acquisire dispositivi dedicati per singole attività. Sistemi di macchine virtuali infatti permettono di ritagliare nuovi server per ogni particolare esigenza. Grazie a tali infrastrutture – sottolinea il rettore -, da quest’anno per esempio abbiamo lanciato in ateneo la sperimentazione di un servizio di e-learning (con riprese del docente in aula) per permettere agli studenti lavoratori la fruizione di lezioni altrimenti inaccessibili».
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