Confidenze di un’atleta

Uno dei regali più belli che la vita può farti è la passione vera per qualcosa che ti dà motivo d’esistere…

 

Questo il pensiero di una delle tante sportive presenti al mondo. Sono una pallavolista da ormai troppi anni, da non sapere più neanche quanti sono, nonostante la mia giovane età. Ho sempre ritenuto fondamentale distinguere lo sportivo impegnato a livello agonistico da un semplice amatore. In particolare, in uno sport di squadra, come la pallavolo, è essenziale la capacità di sapersi mettere in gioco; non solo avendo l’umiltà di sapere che non si smette mai d’imparare (anche se questo dovrebbe valere in ogni campo), ma soprattutto nei rapporti interpersonali che inevitabilmente vengono a crearsi al fine di consolidare una squadra per far sì che essa funzioni. Credo che sia uno degli aspetti che possano condizionare l’andamento di un campionato (considerando che un atleta ipotetico cambia squadra e luogo ogni anno). Le difficoltà che si incontrano nel relazionarsi con diverse ragazze potrebbero essere sorprendenti, soprattutto perché saranno le tue compagne, il tuo team.

 

Non mi sento tale da poter dare delle risposte, ma posso semplicemente dire la mia, anche perché qualcuno me ne ha data la possibilità. Non sarebbe umano pretendere, come si suol dire, rose e fiori. Nascono amori e simpatie, gelosie e invidie, competizioni e odi, intese e antipatie, gruppi nel gruppo. Si tende ad escludere e coinvolgere, a reagire e ad ingoiare, a chiudersi a e lasciarsi andare. E’ triste pensare che un’atleta possa vivere anche un solo anno della sua vita, in una squadra, senza riuscir ad affermarsi ed a farsi accettare. Sin da piccola mi è stato insegnato che una volta entrata in palestra ha inizio l’allenamento e tutti i pensieri che fanno parte di te e di quello che vivi giorno per giorno devono aspettarti fuori dalla porta d’ingresso di un palazzetto. E’ una grande verità questa, anche se non facile da applicare, ma posso garantire che, una volta affinato l’intuito, e non perdendo mai di vista il fine dei tuoi obiettivi, si riesce a mediare ogni comportamento ed ogni discrepanza tra soggetti diversi. Essenziali il rispetto ed il dialogo, fondamentali la pazienza ed il riconoscere che ognuno ha “i suoi tempi”.

 

Forse vi avrò incuriosito, forse no, ma se leggendo queste righe, fossi riuscita ad avvicinare anche una sola persona a quello splendore che è il mondo dello sport, avrei la certezza di non aver perso né tempo né inchiostro.

Marcella Scaglioso

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