I tempi, salvo stravolgimenti del sindaco Orlando, sono maturi: sarà febbraio il mese del rilancio dell’azione politica della giunta – guai a chiamarlo rimpasto -. Finiti gli incontri tra il primo cittadino e le varie anime che compongono la maggioranza, adesso ci sarà da capire quali saranno i nomi indicati per andare a sostituire gli assessori partenti. E non si può attendere oltre, visto che ormai la giunta è di fatto delegittimata dal Consiglio, con i due organi che appaiono sempre più distanti. Da quanto emerge dagli esiti delle consultazioni interne alla maggioranza la linea che sembrerebbe destinata a prevalere non dovrebbe essere quella di Sinistra Comune, che punta da tempo a un rinnovo totale dei titolari delle deleghe.
«Il discorso non è sul tifo di chi chiede cosa, il punto è capire intanto qual è la volontà di Orlando, che ci sta coinvolgendo per questo rimpasto, ma resta sempre uno con le idee molto chiare – spiega Dario Chinnici, capogruppo del Partito democratico in sala delle Lapidi – Credo che cambierà gran parte della giunta ma non tutta. Mi viene da pensare che sicuramente uno come Mattina rimarrà al suo posto, stesso discorso per Marano e Marino. Poi si sa, quando ci sono questi momenti può anche cambiare tutto nel giro di pochissimo tempo». Quella che nascerà dovrebbe essere una giunta meno tecnica e con più peso politico, ma il Pd non si sbilancia nel fare dei nomi di referenti propri. «Prima di fare i nomi – continua Chinnici – vogliamo parlare di deleghe. Una volta a conoscenza delle deleghe potremo individuare e proporre le personalità più indicate».
Tra i probabili partenti c’è l’ex vicesindaco Emilio Arcuri, al centro spesso di diversi scontri con il consiglio comunale, non solo con parti dell’opposizione, anche se non tutti sono d’accordo sulla sua uscita di scena. «Nel momento storico che stiamo attraversando – dice Toni Sala, capogruppo di Palermo 2022 – con i progetti delle nuove linee del tram da portare avanti e i cantieri aperti da tempo, non possiamo permetterci di perdere altro tempo. E ci vogliono mesi perché un nuovo assessore possa prendere possesso della materia. Tanto varrebbe puntare ancora su Arcuri, mentre manterrei Marino, non tanto al Verde, ma con delega delle partecipate, altro nodo cruciale». Intanto, il sicuro entrante Fabio Giambrone, che dovrebbe anche essere il vice di Leoluca Orlando, dovrebbe essere considerato referente delle liste civiche che proprio a Orlando hanno fatto capo durante le ultime elezioni, tra cui proprio Palermo 2022.
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