Comune, i revisori non si esprimono sul Consolidato Manca resoconto di debiti e crediti delle partecipate

L’approvazione definitiva del bilancio consolidato 2016 resta in alto mare. L’ultima bacchettata alla Giunta, in tal senso, arriva dal collegio dei revisori dei conti del Comune, che si dicono impossibilitati a relazionare sul documento in quanto, ancora una volta, manca la certificazione sulla situazione debitoria delle partecipate, capitolo cardine del Consolidato. Si tratta dell’ennesima richiesta da parte del collegio formato da Marcello Barbaro, Calcedonio Li Pomi e Sebastiano Orlando di ragguaglio in merito ai conti delle aziende a partecipazione comunale. In una nota inviata al ragioniere generale, i tecnici ribadiscono «la necessità di acquisire preventivamente la prescritta asservazione da parte degli organi di revisione delle società partecipate in ordine alla situazione debitoria/creditoria al 31/12/2016 che è riportata nel progetto di bilancio consolidato» approvato dalla giunta lo scorso 12 febbraio.

«Il Collegio – si legge ancora – ha inoltre motivatamente evidenziato l’impossibilità di redigere la relazione prevista per legge in assenza della cennata asservazione». Una sollecitazione che ha di fatto congelato il lavoro dei revisori, in attesa di potere fare chiarezza sul disallineamento tra situazione debitoria e creditoria delle società, che da Consolidato, a fine 2016 superava i 42 milioni e mezzo di euro. Numeri che «incidono, a evidenza, tanto sulle risultanze del bilancio consolidato quanto sugli equilibri finanziari dell’ente» e che da soli basterebbero a giustificare la preoccupazione dei revisori, anche alla luce del fatto che, come conclude l’ultimo documento da loro protocollato: «Ad oggi non risulta fornito adeguato riscontro di quanto richiesto».

La grana dei revisori va a gravare ulteriormente sull’amministrazione Orlando che pure a inizio legislatura sta attraversando un momento cruciale, complici anche le tante tensioni con il consiglio comunale, da poco passato all’esame proprio degli statuti delle partecipate, dopo giorni di impantanamento per le risposte poco soddisfacenti, quando arrivate dei tecnici e dell’assessore al ramo, sulla sicurezza o meno di ponte Corleone. Una vicenda che potrebbe aver trovato la via verso un lieto epilogo dopo la richiesta di verifiche inviata dai consiglieri del gruppo del Movimento 5 Stelle a vigili del fuoco, dipartimento regionale di protezione civile e genio civile cittadino, appellandosi all’«urgenza del caso, al fine di tutelare la pubblica incolumità ed escludere l’esistenza di un pericolo attuale e concreto per le migliaia di persone che ogni giorno transitano dalla struttura in oggetto».

Gabriele Ruggieri

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