Pochi lavavetri ai semafori questa mattina per le strade di Catania. Sembra proprio che lordinanza di ieri del sindaco Raffaele Stancanelli e dell’assessore Massimo Pesce con lo scopo di «contrastare un fenomeno largamente diffuso, soprattutto in prossimità degli incroci viari regolati da semafori, al fine di salvaguardare l’incolumità e la sicurezza pubblica» stia avendo giusta applicazione. Dalle dieci di questa mattina non si è più visto nessuno fermo ai semafori con la classica bottiglietta dacqua e la spazzola pronti per lavare il vetro dellautomobilista di turno. Forse è vero però, che i lavavetri nostrani, quasi tutti extracomunitari, conoscono le abitudini e i limiti (numerici) dei vigili etnei di pattuglia. Qualche lavavetri è stato infatti avvistato al semaforo di corso dei Martiri verso le otto, per poi scomparire qualche ora dopo. Non vanno via del tutto, però. Appena possono ritornano vicino ai semafori salvo allontanarsi di nuovo, magari nascondendosi dietro una macchina posteggiata, al passare di un mezzo dei vigili o di altro corpo in divisa. «Quando c’è polizia meglio andare via», afferma sorridendo uno di loro di stanza a piazza della Repubblica. «Non ci hanno fatto la multa, ma ci hanno detto che qui non possiamo stare», dice un altro con il suo italiano stentato.
Per i contravventori «ferma restando l’eventuale applicazione delle sanzioni penali e amministrative, verrà irrogata anche una multa di 50 euro e la misura cautelare del sequestro con la confisca del denaro provento dell’attività e delle attrezzature impiegate», leggiamo ancora sullordinanza. «Non vi è alcun intento vessatorio nel volere fare rispettare le regole della convivenza civile, ma sono ormai centinaia i cittadini che sono stati oggetto di vere e proprie aggressioni che ci hanno segnalato il fenomeno e suggerito di intervenire in maniera più decisa», afferma il sindaco Stancanelli. Nessuno finora è stato multato. Sembra proprio che la presenza dei vigili urbani allontani quella dei lavavetri. «Appena ci vedono, anche da lontano, si danno alla fuga», spiega il commissario dei vigili urbani di Catania, Giovanni Oliva.
Lordinanza di ieri, comunque, non vuole solo essere diretta alla lotta ai lavavetri, ma è di duplice applicazione. È stata infatti emanata per contrastare «l’attività di lavavetri e venditori abusivi su aree stradali ad uso pubblico». E Catania è di certo la patria dei venditori abusivi. Ci sono quelli (per lo più stranieri) che vendono accendini, deodoranti e pupazzetti ai semafori facendo compagnia ai lavavetri, ma ci sono anche quelli che si mettono in zona Fera o luni o agli angoli delle strade per vendere di tutto. Dalla frutta e verdura, allabbigliamento. E proprio in via Vincenzo Giuffrida questa mattina, se al semaforo non cera neanche un lavavetri, poco più su qualcuno ha trasformato la sua auto in un negozio ambulante, bardandola con magliette e bandiere sportive, soprattutto del Calcio Catania, of course. Sarà arrivato dopo i controlli? «La nostra azione antiabusivismo è continua ci dice uno dei vigili in servizio tra la fiera e il Corso Sicilia ma è difficile. Loro sono troppi e noi troppo pochi».
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