«I termini per l’esitazione dei relativi adempimenti risultano ormai ampiamente scaduti». È una nota dura quella del collegio dei revisori dei conti del Comune di Catania nei confronti dell’amministrazione comunale, rea di non avere ancora presentato il bilancio consuntivo del 2015. Il documento finanziario, stando alle leggi in vigore, deve essere chiuso dagli enti locali entro il 30 aprile. Ma, nonostante sia giugno inoltrato, gli uffici della Ragioneria non lo hanno ancora ultimato. I revisori, sottolineando il ritardo dell’amministrazione comunale, chiedono di fare presto perché il rischio che si corre è quello del commissariamento. Con l’assessorato regionale alle Autonomie locali e alla funzione pubblica che si andrebbe a sostituire al Comune, tramite un suo funzionario. Non senza prima avere sanzionato il Comune inadempiente.
Come se non bastasse, il ritardo degli uffici riduce i tempi a disposizione dei revisori e delle commissioni consiliari per esprimere la propria valutazione. Impedendo al collegio composto da Fabio Sciuto, Francesco Battaglia e Massimiliano Lo Certo di rispettare i termini per la relazione semestrale che i revisori devono redigere proprio sul consuntivo. Pericolo che viene esplicitato nella nota: «Si segnala l’esigenza dell’organo scrivente di rispettare la prossima scadenza prevista per il 15 luglio in merito alla relazione sullo stato di attuazione del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale affinché – conclude il collegio – vengano individuati, in assenza del ragioniere, i responsabili».
«Sollecito la redazione del rendiconto di gestione per l’esercizio finanziario del 2015 da due mesi», replica a MeridioNews l’assessore al Bilancio Giuseppe Girlando. Ma «manca il ragioniere generale e ci sono inevitabili ritardi», continua il componente della giunta di Enzo Bianco. «I tecnici mi hanno comunque assicurato che è quasi pronto e verrà portato in giunta il prossimo martedì», promette Girlando. Che allontana lo spauracchio del commissariamento: «Non c’è il rischio, tutti i Comuni siciliani si trovano nelle nostre stesse condizioni e tra l’altro – continua – a breve sapremo se la legge di stabilità consentirà agli enti di avere un po’ più tempo per l’approvazione di documenti in questa materia». Una battuta, infine, sulla mancanza di un dirigente all’ufficio di Ragioneria generale: «È stato un grosso peso, ma stiamo vagliando diversi curricula e giorno 29 giugno inizieremo i colloqui», conclude l’assessore.
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