«Stiamo ritirando la nostra candidatura. Lo facciamo per il semplice fatto che non siamo riusciti a trovare un autenticatore che vidimasse le nostre firme». Tony Troja fa un passo indietro. Il primo a presentare la propria candidatura alle Comunali del 2017 si tira indietro, non senza rammarico. «Ci siamo trovati davanti a un muro di gomma impenetrabile – spiega – allora abbiamo preso questa decisione, non potevamo fare altrimenti». Resta tuttavia in piedi l’esposto presentato in Procura da Troja un esposto «contro il Comune, il segretario generale e tutti i consiglieri comunali uscenti tranne uno» per la mancata opportunità concessa alla sua lista: «In pratica non vogliono mettermi a disposizione nessuno per autenticarle» aveva dichiarato Troja.
«Auguro a tutti i candidati di attingere a piene mani dal programma di SiAmo Palermo – continua l’ormai ex aspirante sindaco – Lo dico perché sono ancora fermamente convinto della bontà di un programma in cui tanta gente ha creduto». E nelle parole di Troja c’è rammarico, ma non rassegnazione: «La democrazia non esiste, ogni cittadino dovrebbe essere messo in condizioni di potere almeno provare a cambiare le cose, a diventare sindaco, anche se non ha i mezzi e le possibilità politiche. Tornerò a fare quello che ho sempre fatto, il musicista, ma non chiudo la porta alla politica, se ho avuto così tanti impedimenti significa che magari non ero così poco considerato dagli avversari».
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