Comunali Termini, Giunta e Fasone vanno al ballottaggio Confronto al fotofinish tra centrodestra e associazionismo

La città è tornata alle urne dopo le tumultuose dimissioni dell’ex primo cittadino Salvatore Burrafato. Cinque i candidati a contendersi la poltrona lasciata vacante. Al ballottaggio con Francesco Giunta, candidato di centrodestra, andrà Vincenzo Fasone per soli quaranta voti dopo un lungo testa a testa con Armando Di Liberto, il candidato del M5s. I cinque stelle con tutta probabilità presenteranno ricorso per chiedere il riconteggio dei voti. Tante le schede contestate. In generale le preferenze vedono i candidati approdati fra i primi tre molto vicini, rispettivamente al 22,4, al 21,3 e al 21 per cento, cosa che lascia incerto l’esito del voto al ballottaggio del 25 giugno. Il vero sconfitto di questa tornata elettorale pare il candidato dell’area del centro sinistra, appoggiato da Beppe Lumia, Pietro Sorce che non supera il 15,8 per cento. 

«Al termine del primo turno che ci ha visti primeggiare – afferma Giunta –  seppur di misura, sugli altri competitor, ci tenevo a ringraziare, in particolare, i coordinatori di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Noi con Salvini e #francescogiunta2017 che con i rispettivi candidati si sono battuti come leoni! Volevo, altresì, esprimere il mio apprezzamento per i candidati a sindaco Vincenzo Fasone, Armando Di Liberto, Pippo Preti e Pietro Sorce che hanno contribuito a rendere sereno e rispettoso il clima in questa difficile e lunga campagna elettorale». Poi si rivolge ai termitani: «Un abbraccio forte ai miei tantissimi elettori che hanno voluto donarmi la loro fiducia in un momento storico così difficile per la nostra Comunità. Chiedo scusa ai miei familiari che, mio malgrado, ho trascurato in questi mesi. Andiamo avanti, con la passione e la determinazione di sempre che ha caratterizzato il nostro percorso, senza però dimenticare il rispetto per i nostri avversari. #francescogiunta2017 #terminimeresenelcuore».

Tanti i temi su cui si è giocata la campagna elettorale, dal futuro del polo ex Fiat allo sviluppo di quello che da è stato per molto tempo il vero polo industriale del Palermitano.  I cittadini sono andati alle urne anche se non in massa. I dati sull’affluenza diffusi sul sito della Regione siciliana, indicano che ha votato il 68,7 per cento degli aventi diritto al voto. Il numero è in calo rispetto a quello della precedente tornata elettorale quando si era recato alle urne il 75,6 per cento degli elettori. Complessivamente si registra una flessione del 6,9 per cento. 

Stefania Brusca

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