Raffaele Stancanelli è riuscito a vincere la corsa al palazzo degli Elefanti al primo turno. Il candidato del Pdl, ex assessore al Lavoro con il governo regionale di Totò Cuffaro, ha ottenuto secondo gli ultimi dati (322 sezioni su 335) il 54,4% delle preferenze (86.418 voti). Dietro di lui l’esponente de La Destra, Nello Nusumeci, con il
25,27% (40.138 voti). Solo terzo il candidato del Pd Giovanni
Burtone, con il 17,92% (28.476). A seguire Toti Domina di Liberare Catania (1,04%), la “grillina” Grazia Giurato, 0,89%, Francesco Condorelli della Fiamma Tricolore 0,22% e Massimiliano Catanzaro (Fn) 0,26%.
Non c’e stato dunque il sorprendente esito che si delineava ieri sera: pur senza confermare le previsioni che parlavano di un’affermazione molto netta al primo turno, Stancanelli ha evitato il ballottaggio con Nello Musumeci.
I risultati definitivi non sono ancora arrivati, perché le operazioni di scrutinio per il Comune sono iniziate con ritardo rispetto a quelle per la Provincia. Guardando i dati attuali, ormai abbastanza affidabili, sembra che abbia sortito l’effetto sperato l’appello di Musumeci al voto disgiunto: la lista che lo sostiene, “Con Nello Musumeci per Catania”, raccoglie meno della metà dei voti del candidato sindaco. Molte sono anche le schede nulle: a tal proposito lo schieramento di Musumeci ha annunciato un ricorso.
Non c’è stata incertezza invece per quanto riguarda la presidenza della Provincia di Catania: un plebiscito per Giuseppe Castiglione. I dati definitivi danno il candidato del Pdl al 77,62%; mentre il candidato del centro-sinistra (Idv, Pd, Pdci) Salvatore Leotta si ferma al 18,16%. Infine, l’ex sindaco di Acicastello, Paolo Castorina, sostenuto da Rifondazione Comunista e dalla lista Sinistra per la Provincia (Sd, Verdi, Comitati Borsellino), ottiene il 3,12%.
I risultati delle otto province siciliane al voto sono concordi: il centro-destra vince ovunque, spesso con percentuali bulgare. Espugnati anche gli ultimi baluardi “nemici”: Enna e Caltanissetta. “La sinistra ha perso completamente la bussola”: questo il primo commento del neogovernatore della Sicilia Raffaele Lombardo. Il quale però non tralascia di lanciare un messaggio al governo nazionale e al suo premier: ”Visto che i siciliani continuano a investire prospettive e speranze in Berlusconi, mi aspetto che nella copertura finanziaria per l’abolizione dell’Ici da parte del governo nazionale ci sia un mutamento profondo”.
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