Complotti alla corte del Führer

20 Luglio 1944, Adolf Hitler, illeso dopo un attentato, dichiara: “Vedo in questo una conferma del compito, affidatomi dalla provvidenza, di proseguire l’obiettivo di tutta la mia vita, esattamente come ho fatto fino ad oggi”. Nonsapeva ancora, allora, che solo un anno dopo a quel compito e quella vita avrebbe messo fine lui stesso suicidandosi – il 30 aprile 1945 – mentre i sovietici erano già alle porte di Berlino.

Dal regista di “X-men” e “I soliti sospetti” – Bryan Singer – esce oggi in dvd “Operazione Valchiria”, con protagonista Tom Cruise nella parte del Colonnello Claus Von Stauffenberg. Film che narra la storia del famoso attentato a Hitler, organizzato da una cospirazione di uomini molto a lui molto vicini: generali, ufficiali e alleati servitori del potere nazionalsocialista che, seppur avevano giurato fede al nome del Führer, progettavano segretamente l’alto tradimento.

Il Colonnello Stauffenberg, persi un occhio, una mano e tre dita durante una missione in Africa, torna in Germania e, convinto che le atrocità belliche di Adolf Hitler e lo sterminio nei campi di concentramento siano un errore per il proprio paese, un pericolo per i tedeschi, l’Europa e tutto il mondo, si unisce ad un gruppo di soldati politici decisi ad eliminare il Führer, destituire la dittatura e negoziare con gli alleati per la fine della guerra.

Dopo un primo fallito tentativo di attentato al capo nazifascista, Stauffenberg propone ai compagni un’idea tanto brillante quanto pericolosa: utilizzare il piano di emergenza progettato dallo stesso Führer  col nome di “Operazione Valchiria” per eliminare, dopo l’assassinio di Hitler, anche il gruppo dirigente delle SS che sarebbe stato accusato della sua uccisione nel tentativo di prendere in mano il potere. Nel frattempo i buoni cospiratori sarebbero subentrati a palazzo costituendo un nuovo governo, il futuro della loro patria, la Santa Germania.

Uomo di straordinario coraggio e ambizione, è proprio Stauffenberg a portare avanti per primo il piano da lui stesso stilato. Un eroe bendato, alla capitan uncino, un personaggio emblematico per una storia avvincente e drammatica, una storia vera. Il racconto di un complotto che dimostra, come più spesso ribadito dai personaggi del film, che non tutti i tedeschi erano uguali. Persino quelli in uniforme, devoti al potere hitleriano, conservavano ancora integrità morale e coraggio. Non tutti stesero a guardare, non tutti subirono. Ci fu chi non gridò “Heil Hitler” ma “Viva la Santa Germania”. Col sostegno dei suoi, Stauffenberg metterà in atto l’Operazione Valchiria, ignaro del fatto che lo spietato dittatore era sopravvissuto all’attentato. Nel giro di sole 24 ore e poco più, la notizia della morte di Hitler fu smentita e i cospiratori catturati e condannati a morte.

Non sarà con loro, però, che morirà la sete di riscatto e libertà. Sarà la storia a decretarlo e dare loro ragione. Appena un anno dopo, con la fine della guerra, il regime nazifascista cadrà e tutti coloro che ne fecero parte vennero giustiziati in nome di quella per cui tanti erano morti, in nome di una “Santa Germania”.