S.M. Licodia, tentano di rubare bancomat Arrestato commando di quattro pregiudicati

Per Natale avevano deciso di regalarsi
75mila euro in contanti, ma sotto l’albero hanno trovato le manette della polizia. I protagonisti sono quattro pregiudicati, che nella notte di ieri hanno tentato un colpo alla banca popolare di Lodi, nella cittadina di Santa Maria di Licodia. Si tratta di Nicolò Trovato (24 anni, di Adrano), Maurizio Pignataro (38 anni, di Adrano), Rosario Murgo (43 anni, residente a Belpasso) e Mario Russo (42 anni, di Misterbianco). Un vero e proprio commando – composto in totale da sei persone, due delle quali non sono state rintracciate – che attraverso l’utilizzo di un escavatore rubato era riuscito a scardinare uno sportello bancomat. I componenti del gruppo, poi risultati tutti pregiudicati, erano già intenti a recuperare il denaro dalla banca di via Vittorio Emanuele, nel pieno centro storico, quando sono stati bloccati dall’arrivo degli agenti del commissariato di Adrano.

I ladri sono arrivati sul posto a bordo di una Fiat Uno rubata a Biancavilla, di una Fiat Punto e di un furgone Iveco, anch’esso trafugato a Biancavilla. Su quest’ultimo mezzo avrebbe dovuto essere caricato il bancomat rubato. L’escavatore con il quale lo sportello è stato scardinato era stato portato via qualche ora prima da un cantiere di Santa Maria di Licodia. Secondo quanto ricostruito dagli uomini delle forze dell’ordine, i malviventi avrebbero bloccato l’accesso a via Vittorio Emanuele – sede dell’istituto di credito -, mentre gli altri portavano avanti il colpo. Che si è concluso male.

I poliziotti erano appostati nei dintorni e sono riusciti a stoppare sul nascere la fuga dei malviventi. Non tutti però. Si suppone che il gruppo fosse composto da sei persone. Due sono riuscite a fuggire e sono ricercate, mentre altre quattro sono state arrestate. Per Trovato, Pignataro, Murgo e Russo sono stati disposti gli arresti domiciliari con le accuse di tentato furto aggravato, danneggiamento e ricettazione. Il servizio delle forze dell’ordine rientra nell’apposito piano predisposto al fine di contrastare i reati predatori. 

Salvatore Caruso

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