Sono giorni di grande entusiasmo per l’aeroporto Vincenzo Magliocco di Comiso che ha superato il traffico dei 64mila passeggeri nei suoi primi quattro mesi di attività. Lo scalo casmeneo ha, inoltre, ottenuto l‘alternatività rispetto al Fontanarossa di Catania in caso di emergenza cenere, evitando ai passeggeri la trasferta a Palermo, Trapani o Reggio Calabria, e ha annunciato tramite gli addetti ai lavori un 2014 ricco di novità. Tra queste, i voli low cost per e da Dublino, Francoforte e Kaunas (Lituania), previsti a partire da aprile, e la pubblicazione di bandi di gara per occupare la zona commerciale. La struttura di Comiso diventerebbe così ancora più attrattiva anche per i passeggeri catanesi. Se non fosse per i problemi di mobilità in cui si imbatte un cittadino etneo che vuole raggiungere il Magliocco da Catania o viceversa.
La prima ipotesi è quella in cui il viaggiatore catanese non possiede un’automobile propria o non ha la fortuna di farsi accompagnare a Comiso da parenti e amici e da lì farsi riportare nella città dell’elefante. In questo caso, l’aspirante passeggero si può affidare a due società di autolinee – la Giamporcaro Sais e l’Etna trasporti -, a quattro aziende di noleggio-auto o ad un servizio di taxi.
La scelta del bus è di sicuro la più economica. La vittoriese Giamporcaro Sais effettua la prima corsa da Catania verso l’aeroporto ragusano alle ore nove e rientra nel capoluogo etneo dallo stesso alle ore 18.30. In questo caso il passeggero perderebbe in una settimana due voli di andata per Bruxelles Charleroi e tre di ritorno, ai quali se ne aggiungono altri due di ritorno da Dublino, uno da Londra e quattro da Pisa. La situazione non migliora se si decide di affidarsi alla società Etna trasporti che non si è ancora attrezzata per la tratta Catania-aeroporto di Comiso, nemmeno attraverso la vicina stazione del Bivio Coffa. Pur decidendo di utilizzare i capolinea di Gela e Vittoria, raggiungendo lo scalo ragusano con un altro mezzo, gli orari e il lungo viaggio non sono in ogni caso conciliabili con alcuni voli settimanali da e per il Magliocco.
Un’altra opzione è il noleggio di un’automobile presso un’azienda privata, scegliendone una tra le cinque proposte dal sito Internet dell’aeroporto. Solo quattro di queste, però, hanno una base catanese e il prezzo per affittare un’utilitaria si aggira mediamente intorno ai cento euro. Tra le società, si distingue il servizio di trasferimento con autista della Morgan service, con tariffa di 50 euro per la tratta interessata. Simile la proposta di un privato, il Gianpiero Ragusataxi, che offre il trasferimento sul suo pulmino a 100 euro su richiesta. Se si è fortunati e il mezzo si trova già in servizio nei pressi del passeggero e con la sua stessa meta, si può condividere la stessa tratta con altri utenti e pagare il singolo posto 15 euro. Una possibilità però prenotabile solo pochi giorni prima.
In ogni caso, anche riuscendo a spostarsi con la propria automobile o con l’aiuto di parenti e amici, non è detto che l’ipotetico passeggero, in partenza da Catania, riesca a raggiungere lo scalo comisano con facilità. In molti in questi mesi hanno lamentato l’insufficienza di segnaletica stradale, che riguarda non solo il territorio di Comiso ma l’intera provincia di Ragusa, e che ha portato talvolta i passeggeri a perdersi nelle campagne circostanti. «Sono partita cinque ore prima da Siracusa per prendere il volo Comiso-Londra – racconta Claudia, 25 anni, studentessa aretusea – Ma, nonostante sia stata previdente, mi sono persa e sono arrivata allo scalo solo un’ora prima. Giusto in tempo per il volo». Sul gruppo di sostegno all’aeroporto ibleo realizzato su Facebook si possono leggere altre lamentele di passeggeri indignati per la carenza di indicazioni stradali e addirittura per l’inadeguatezza del manto stradale nell’area circostante.
Daniele Casale, responsabile commerciale della Soaco, la società di gestione dell’aeroporto, ammette possibili disagi per i passeggeri etnei che vogliono prendere un volo dal Magliocco, ma promette: «Lavoreremo insieme alle aziende di autolinee per ottenere una maggiore sincronizzazione tra i loro orari e i nostri, facilitando la fruizione dello scalo».
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