Da un lato l’immobile commerciale della multinazionale svedese Ikea e, proprio accanto, il nuovo punto vendita della società francese specializzata in bricolage, fai-da-te e arredo bagno Leroy Merlin. Lo scenario, come MeridioNews aveva anticipato a giugno 2021, sarà realtà entro novembre 2022 all’interno della zona industriale Nord di Catania. Il cantiere è stato avviato e gli operai stanno già sistemando lo scheletro in cemento della struttura commerciale di vendita. Con il taglio del nastro dell’immobile a due passi dal canale Buttaceto, lungo via Passo del Cavaliere, il marchio francese in Italia supererà quota cinquanta rivendite, dietro soltanto alla Francia che ne vanta 114. In Sicilia si arriverà invece a quattro: due a Palermo e una in provincia di Catania, accanto al centro commerciale Etnapolis.
Committente dell’opera è la Leroy Merlin Italia che ha deciso di affidare la realizzazione all’impresa edile Ecoin. Quest’ultima, che ha la propria sede alla zona industriale etnea ed è stata fondata nel 2007, fa riferimento a Gaetano Caruso. L’imprenditore, originario di Paternò, è un volto noto del mondo degli appalti insieme al fratello Emanuele, che però non compare nella società impegnata nel cantiere di Leroy Merlin. Nel passato di quest’ultimo l’arresto in flagranza di reato, insieme alla compagna Daniela Pisasale, mentre consegnava una tangente all’interno della discarica di Bellolampo, a Palermo. Entrambi i fratelli, nel 2003, vennero coinvolti nell’operazione antimafia Obelisco, successivamente assolti dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e riconosciuti come vittime delle richieste di denaro della famiglia di Cosa nostra dei Santapaola-Ercolano. Nel presente della Ecoin ci sono i lavori all’interporto di Catania.
L’importo complessivo dei lavori del centro commerciale dell’azienda francese ammonta a poco più di 4,5 milioni di euro e l’ultimazione della struttura è prevista per metà novembre. A dirigere i lavori è l’ingegnere Paolino Rizzolo mentre il coordinatore per la progettazione è l’ingegnere Massimiliano Sudano. Il progetto di Leroy Merlin negli anni ha subito una sorta di rimodulazione a causa di alcuni problemi di vicinato con il colosso svedese dei mobili low-cost. Si è passati da un insediamento commerciale di 17mila metri quadrati a 12mila mentre la volumetria da 116mila metri cubi è stata ridotta a 80mila. Scomparsi i parcheggi sotterranei del progetto originale, sono stati sostituiti dagli stalli a raso.
In mezzo una battaglia giudiziaria fatta di ricorsi e sentenze. Nei piani originali a occuparsi della costruzione del polo commerciale, da vendere chiavi in mano a Ikea, doveva essere la società lombarda Iko2. Tutto sembrava procedere senza problemi con tanto di gara d’appalto e affidamento dei lavori. Il meccanismo però si rompe nel 2008. Quell’anno emergono delle divergenze tra Ikea e la ditta lombarda. Iko2 cita in giudizio Ikea ma il colosso svedese riesce comunque ad aprire il proprio store. Nel 2013, con Iko2 che vira sull’operazione da realizzare nel terreno confinante, a passare all’attacco è Ikea, lamentando problematiche sui parcheggi e l’utilizzo del piano di viabilità già esistente. Nel 2020 la lite viene risolta e il progetto di Leroy Merlin rimodulato, lo stesso che a novembre vedrà la luce.
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