Come la metro di Catania si prepara alla riapertura  «Non c’è ancora una data, ma l’obiettivo è quello»

«Abbiamo voglia e intenzione di riaprire la metropolitana. L’obiettivo a cui stiamo lavorando è quello». A prendere la mira per centrarlo è Salvatore Fiore, il direttore tecnico di Ferrovia Circumetnea. Solo due settimane fa, la prospettiva dell’azienda sembrava diversa: «Riapriremo solo se ci saranno passeggeri», aveva annunciato a MeridioNews il direttore quando la fase 2 era ancora solo un programma e l’azienda doveva fare i conti con il «crollo totale» dal punto di vista economico.

In mezzo c’è stato l’appello del sindaco di Catania Salvo Pogliese: «Deve riaprire subito, al massimo il prossimo lunedì 11 maggio», aveva detto il primo cittadino alla fine di un lungo confronto con i vertici dell’azienda. «Il suo non è stato l’unico sollecito – continua Fiore – Nella stessa direzione si è mosso anche il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti», a cui sottosta Fce. 

Una data ancora non c’è, ma «stiamo predisponendo tutte le attività propedeutiche alla riapertura – assicura al nostro giornale il direttore tecnico – e, nel frattempo, stiamo monitorando i flussi di traffico: sono ancora molto bassi – aggiunge Fiore – in pratica, in linea con quelli che abbiamo registrato durante il periodo del lockdown». 

Un calcolo che, al momento, si può basare solo sui primi due giorni della nuova fase. «Basti pensare – continua – che le corse aggiuntive dei bus metroshuttle che avevamo predisposto non sono servite». Insomma, in questi due giorni sono stati ancora sufficienti i 20 posti disponibili sui mezzi che sostituiscono la metropolitana effettuando le stesse fermate, in corrispondenza delle stazioni, con frequenza di ogni mezz’ora circa.

Adesso, per garantire la ripresa delle corse delle carrozze della metro lungo i binari del percorso sotterraneo, sono necessarie delle modifiche che tengano conto delle misure restrittive dovute all’emergenza coronavirus e che garantiscano la tutela della salute dei passeggeri e del personale. «Come abbiamo già fatto con gli autobus sostitutivi, servirà posizionare degli adesivi lungo i percorsi e all’interno dei vagoni», spiega Fiore. 

Etichette segnaletiche che indicheranno ai passeggeri i posti dei vagoni in cui sarà consentito sedersi per mantenere il distanziamento sociale richiesto dalle norme di prevenzione del contagio da Covid-19. Altri accorgimenti preliminari alla riapertura riguardano i percorsi all’interno della struttura della stazione. «Per limitare i punti di possibile contagio – spiega Fiore – stiamo studiando dei tragitti che possano differenziare gli ingressi dalle uscite. Mentre prima da ogni accesso si poteva sia entrare che uscire, nella nuova fase non sarà più così». Piccole rivoluzioni anche nel trasporto pubblico locale.

Marta Silvestre

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