Cirino Cannavò alla fine ha deciso di costituirsi. Il 47enne di Aci Catena, che nella mattinata di venerdì ha aggredito a colpi di ascia Giuseppe Finocchiaro, procurandogli ferite alla fronte, alla spalla e al collo, si è presentato questa mattina nella caserma dei carabinieri, accompagnato dal proprio avvocato. Per lui l’accusa è di lesioni personali aggravate.
Tutto è avvenuto nella centrale piazza Santa Lucia sotto gli occhi dei tanti che in quel momento si trovavano in zona. Finocchiaro è stato trasportato all’ospedale di Acireale, mentre l’aggressore, dopo essere stato disarmato dal consigliere comunale e carabiniere Giuseppe Aleo, era riuscito a scappare facendo perdere le sue tracce.
Quello di Cirino Cannavò è un profilo già conosciuto alle cronache giudiziarie. A ottobre del 2018 è stato coinvolto nell’inchiesta Aquilia, accusato di furto, estorsione e detenzione illecita di armi. Dai documenti emerge che Cirino Cannavò avrebbe agito spesso insieme ad altri soggetti, in particolare con Fabio Arcidiacono, anche lui tra gli indagati. L’operazione è quella che ha portato in carcere anche l’ex sindaco Pippo Nicotra e gli esponenti locali del clan mafioso dei Santapaola. Arcidiacono è uno dei nomi indicati dal pentito Mario Vinciguerra, le cui dichiarazioni hanno fatto luce sulla scena criminale catenota degli anni Duemila. Secondo i magistrati, Cannavò su incarico di Arcidiacono – definito da Vinciguerra contiguo alla cosca mafiosa – ha fatto da intermediario con le vittime in occasione dei cavalli di ritorno.
In una circostanza Cannavò avrebbe agito anche per conto della sorella. Concetta – anche lei a processo – nel 2016 gli avrebbe commissionato il furto di un’autovettura simile a quella in suo possesso con l’obiettivo di recuperare un motore, visto che quello della sua auto era danneggiato. Il furto condotto da Cirino sempre in collaborazione a Fabio Aricidacono risale al 2 dicembre del 2016. Il giorno dopo i due furono arrestati.
Nel frattempo Giuseppe Finocchiaro, famoso in città col soprannome di Joseph, è stato dimesso dal nosocomio. Ad Aci Catena Finocchiaro è tra i personaggi più conosciuti, sempre in giro per le vie del centro e presente con la sua bancarella di frutta secca alle feste patronali. La figura di Joseph può essere considerata una vera e propria icona, accostata spesso al suo mestiere, cioè quello del caliatore – come lui lo definisce –, ovvero l’artigiano che lavora la frutta secca.
Il fatto di cronaca che lo ha coinvolto avrebbe avuto inizio la sera precedente all’aggressione, quando Cannavò gli avrebbe fatto cenno di travolgerlo con la propria auto, provocando le reazioni della vittima che gli avrebbe gridato «Bestia, che fai?». Adesso Joseph si trova già in giro per le vie del centro come d’abitudine, tra la gente. L’evento ha scosso tutta la comunità catenota. Il sindaco Nello Oliveri nel pomeriggio di venerdì ha mostrato solidarietà alla vittima dell’accaduto attraverso un comunicato: «Quanto avvenuto in pieno centro è fuori da ogni logica – commenta -. Non appena le condizioni del malcapitato miglioreranno, andrò personalmente a fargli visita». Oliveri, nello stesso messaggio, ha denunciato poi il pesante clima di illegalità e gli atti di vandalismo nei confronti di strutture pubbliche: «Chiederò al prefetto un incontro del Comitato per la sicurezza per scoraggiare i fatti criminosi».
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