di Roberto Salerno
Lukas Rosol ha prodotto una delle più incredibili sorprese degli ultimi dieci anni di tennis. Alle 22.03 del meridiano di Greenwich, nel momento esatto in cui il ceco numero 100 del mondo ha sparato il suo ventiduesimo aces ad un esterefatto Rafael Nadal, il torneo di Wimbledon non solo ha perso uno dei più accreditati candidati alla vittoria del torneo e il freschissimo vincitore del ‘Roland Garros’, ma ha spiegato una volta di più perché il torneo di Church Road è il più prestigioso del mondo.
Per quanto l’erba possa essere stata modificata negli ultimi anni, per quanto le racchette possano essere diventati degli strumenti fantascientifici in grado di rendere me e voi dei discreti giocatori di club, per quanto la maniacale preparazione fisica e psicologica dei primi giocatori del mondo sia paragonabile a quella degli astronauti, il tennis a Wimbledon ha ancora regole sue: se giochi da fondo campo contro uno che ti spara cannonate dall’inizio alla fine non ci sono storie, perdi.
La partita era cominciata abbastanza in sordina, anche se la difficoltà di Nadal nel breakkare l’avversario avrebbe dovuto far suonare qualche campanello d’allarme. Si è arrivati al 6 pari e Rosol ha giocato un ammirevole tiebreak, ma quando ha affossato a rete un dritto molto semplice a due metri dalla rete, regalando il set a Nadal la partita sembrava come mille altre: l’avversario gioca meglio, ha le sue opportunità – addirittura tre set point Rosol – poi vai a guardare il punteggio e vedi che il set l’ha vinto lo spagnolo. Stavolta il ceco ha continuato come se niente fosse e nel primo game del secondo set ha subito strappato il servizio a Nadal grazie anche ad un insolito doppio fallo del maiorchino.
Si aspetta una qualche razione del numero due del mondo, ma il set fila via liscio senza più break né palle break fino alla sua naturale conclusione a favore del ceco. Il terzo sembra inziare meglio per Nadal che tiene agevolmente il servizio a zero. Ma Rosol prima fa altrettanto e poi vola 0-40. Lo spagnolo annulla le prime due palle break, ma alla terza deve arrendersi. Ancora una volta il ceco non trema al servizio, tiene agevolmente i suoi turni di battuta tra ace e dritti vincenti e si porta sul 2-1.
Nel quarto la tanta attesa reazione di Rafa si concretizza. Lo spagnolo sembra riuscire a prendere le misure alla battuta del ceco, lo brekka addirittura due volte e si porta al quinto. Qui forse si decide la partita. La sopraggiunta oscurità costringe l’arbitro a fermare il gioco per una buona mezzora, il tempo necessario per chiudere il tetto e consentire l’illuminazione artificiale. Al rientro dagli spogliatoi Rosol è più lucido, come nel secondo e nel terzo strappa subito il servizio e sul proprio concede solo le briciole. Sul 5-4 si può pensare ad un qualche timore del ventisettenne di Brno, ma il ceco piazza altri due aces e butta fuori dal torneo il grande Rafael Nadal.
L’incredibile epilogo della serata fa passare in secondo ordine quanto successo durante la giornata. Una mini sorpresa si può forse considerare la sconfitta di Dolgolopov, ma l’ucraino si appresta a diventare uno dei tanti talenti un po’ sprecati del tennis. Bello da vedere ma troppo spesso fragilino.
Buone notizie invece dalle nostre ragazze che hanno approfittato di avversarie non irresistibili per passare tutte quante al terzo turno: con la Giorgi fanno 4, non avevamo tante ragazze così avanti nei sacri prati dal 2005.
In prima pagina e sopra foto di Rafael Nadal tratta da content.ibnlive.in.com
A sinistra, Lukas Rosol (foto tratta da it.eurosport.yahoo.com)
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