C’è anche il nome di Bruno Henrique nell’elenco dei calciatori che avrebbero ottenuto illecitamente il passaporto italiano. Il centrocampista brasiliano del Palermo ed ex capitano del Corinthians sarebbe però in buona compagnia. Gli altri nomi sarebbero infatti quelli di Gabriel Boschilia del Monaco, Silva Eduardo Henrique dell’Atletico Mineiro, Colcenti Antunes Eduardo e Ferrareis Gustavo Henrique dell’Internacional, Dos Reis Lazaroni Guilherme Henrique del Red Bull e Vancan Daniel del Gil Vicente FC. Gli atleti coinvolti però sono circa 300 e il tutto è stato scoperto dai carabinieri del gruppo di Castello di Cisterna, in provincia di Napoli.
Sono state notificate ordinanze cautelari a due persone accusate di corruzione, falsità ideologica e materiale commessa da pubblico ufficiale e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: si tratta del responsabile dell’ufficio di Stato civile del Comune di Brusciano e il titolare di un ufficio per il disbrigo pratiche amministrative di Terni. Entrambi agivano dietro compenso di denaro.
L’indagine è partita proprio da Brusciano, piccolo Comune dell’entroterra napoletano, dove risultavano aperte più di quattrocento pratiche per ottenere la cittadinanza italiana per via dello ius sanguinis: un numero troppo elevato per un centro che conta circa 15mila abitanti. Molti i giocatori coinvolti che giocano a futsal (calcio a cinque). Nel frattempo il Palermo si è dichiarato estraneo ai fatti attraverso un comunicato apparso sul sito ufficiale della squadra: «In riferimento a quanto pubblicato oggi da alcuni Organi di Informazione – si legge nella nota – sul presunto coinvolgimento del calciatore Corsini Bruno Henrique in un’indagine della Procura di Nola riguardante l’emissione di false pratiche per ottenere la cittadinanza italiana, l’U.S. Città di Palermo comunica di essere totalmente estranea ai fatti citati, di non conoscere i termini della vicenda e di non avere avuto alcun rapporto con i soggetti coinvolti nell’inchiesta».
A questo punto è la società stessa a chiedere al centrocampista di fare chiarezza: «Il calciatore in oggetto – prosegue la nota –, che al momento dell’acquisto godeva già dello status di cittadino italiano, non mancherà di fare chiarezza nelle sedi opportune in merito alla propria posizione qualora fosse confermato il suo coinvolgimento nell’indagine».
Chiarezza che non tarda ad arrivare: «Sono totalmente estraneo ai fatti e a disposizione per fornire tutta la documentazione necessaria a supporto della mia estraneità». Henrique fa anche sapere di avere un fratello cittadino italiano da anni e a lungo azzurro della nazionale di calcio a cinque.
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