Oggi, comincia la 97esima edizione del Giro d’Italia, uno di quelli che si appresta ad iniziare tra novità e polemiche.
Gli appassionati di ciclismo infatti continuano a non gradire la partenza fuori dalle mura italiane,come già successo due anni fa dalla Danimarca.
Nel 2014, purtroppo, si ritorna all’estero, partendo, per l’ appunto, da Belfast, a nord dell’Irlanda. In molti si chiederanno il perché di ciò, ma l’unica risposta è interessi. Giro desportazione. Giro globalizzato. Giro senza confini. Giro prelibato, acclamato, glorificato, per certi versi anche voluto dagli italiani. Sì, perché il Giro fa gola a tanti, perché cè un buon giro daffari e soprattutto perché è compreso, conosciuto e apprezzato più fuori dai confini nazionali che dagli italiani stessi.
Ma tornado al Giro e soprattutto al percorso, le tappe irlandesi saranno tre, poi giorno 13 maggio, si tornerà in Italia, partendo da Giovinazzo, in Puglia, fino all’arrivo del primo giugno nelle Piazza di Trieste, dove verrà premiata la maglia rosa. Sarà un Giro che si deciderà in salita; sarà un crescendo, arrivando al penultimo giorno sullo Zoncolan: 14,9% di pendenza media su 5 km.
Parlando di coloro che prenderanno parte alla corsa, ci sarà un assente illustre: il vincitore dell’anno scorso, Vincenzo Nibali, che ha deciso di saltare questa edizione per dedicarsi al Tour de France. Ma non mancheranno degni successori: l’Astana, la squadra di Nibali, orfana del suo leader, sarà capitanata da Michele Scarponi, con l’aiuto del giovane ma interessate Fabio Aru. Ivan Basso sarà a capo della Cannondale, mentre Damiano Cunego guiderà la Lampre, ma di certo non mancherà la concorrenza estera, con il favorito numero uno, Nairo Quintana, che l’anno scorso chiuse al secondo posto. Ma gli occhi saranno puntati anche su due vecchi lupi: Joaquim Rodriguez e Cadel Evans, che sicuramente sapranno mettere i bastoni tra le ruote dei più favoriti.
Non resta che prepararci alla partenza serale, che vedrà una crono a squadre, in un percorso di 21,7 km, dove le squadre inizieranno a darsi battaglia e fra tutte la Movistar di Nairo Quintana, la BMC di Cadel Evans e Samuel Sánchez, la Orica GreenEdge che ha diversi cronomen in squadra (Durbridge, Tuft, Lancaster, Hepburn) e l’ Astana guidata da Michele Scarponi.
Che dire? Che la lotta per la maglia rosa abbia inizio.
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