Antonino Ciaramitaro, noto commerciante di abbigliamento di Villabate (in provincia di Palermo) già indagato nell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia denominata Luce – che la scorsa settimana ha portato all’arresto di quattro persone per associazione a delinquere di tipo mafioso ed estorsione – adesso è finito in carcere. Per l’accusa, avrebbe fatto da intermediario nella riscossione del pizzo pagato dal titolare di una importante società di spedizioni. Nella serata di ieri, i militari del nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale di Palermo, hanno dato esecuzione al provvedimento di custodia cautelare in carcere disposto dal giudice per le indagini preliminari che ha accolto la richiesta della Direzione distrettuale antimafia. A Ciaramitaro, in particolare, viene contestato un episodio estorsivo.
Il 26 aprile in carcere erano finiti i principali responsabili della stessa estorsione, costituenti la struttura principale della famiglia mafiosa di Villabate. Nel corso delle indagini, gli inquirenti hanno potuto acquisire un quadro indiziario grave in merito all’estorsione commessa in danno di un’importante impresa del settore della distribuzione merci, che sarebbe andata avanti per anni attraverso il pagamento cadenzato in occasione delle festività principali. Ciaramitaro è stato sottoposto al provvedimento cautelare in relazione alle valutazioni del giudice sulla gravità del fatto, il periodo di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio.
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