C’erano una volta i campus universitari

«Ad oggi, ancora nessuno ha prenotato un posto per i campus estivi di quest’anno». Siamo a luglio inoltrato e queste sono parole di Cinzia Esposito che, per il Cus Catania, si occupa proprio dei campus estivi ed invernali organizzati per gli universitari.

Si sa, la vacanza estiva, al mare o in montagna, è un rituale a cui i giovani non vogliono sottrarsi. E se un tempo il Cus offriva vantaggiose opportunità, oggi è ormai una triste, ma consolidata, realtà quella che vede gli studenti rivolgersi ad altri enti o alle agenzie di viaggio per prenotare la propria vacanza.

Ma qual è il problema? «In tre parole: euro, finanziamenti, albergatori. – spiega Cinzia – L’ arrivo dell’euro ha infatti coinciso con un considerevole aumento dei prezzi anche nel settore dei servizi turistici. Contemporaneamente sono sensibilmente diminuiti i finanziamenti da parte dell’ Università e queste cifre permettono adesso di coprire solo una piccola parte delle spese. Infine, da parte loro, gli albergatori non vogliono rimetterci e per questo mantengono i prezzi alti. Il risultato è che l’offerta di quest’anno del Cusi – il Centro universitario sportivo italiano che organizza i campus per tutti i Cus convenzionati – non è per nulla competitiva».

In effetti a ben leggere le tre proposte per questa estate, i prezzi non sono così bassi come ci si aspetterebbe: una settimana a Terrasini (Palermo) costa dai 355 euro di luglio ai 430 euro in agosto; a Maravera (Cagliari) si va dai 395 ai 460 euro per sette giorni a luglio o a fine agosto; in fine per il cosiddetto “campus nautico” in Trentino bisogna pagare 369 euro (prezzo unico per luglio e agosto). I prezzi sono (quasi) tutto compreso. Quasi perché il viaggio – che costituisce una parte sostanziosa della spesa – è interamente a carico dello studente!
«Molti ragazzi sono venuti ad informarsi, ma una volta conosciuti i prezzi hanno deciso di rivolgersi alle agenzie di viaggio prima di prenotare. Nessuno è poi tornato» conclude la responsabile del Cus Catania.

È andata un po’ meglio la stagione invernale, «anche se pure qui si è verificata una netta flessione». Solo una ventina di studenti catanesi sono infatti partiti per una settimana bianca sulle Alpi del nord Italia. Forse bisogna pensare ad organizzare campus più a “misura di studente” se non si vuole rischiare di lasciare vuoti tutti i posti disponibili.

Le offerte del Cus Catania per i campus estivi 2005

(Pubblicato anche sul numero di luglio di Universitinforma)

Silvia Lo Re

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