Centrosinistra, battaglia sul simbolo?

Palermo, elezione del sindaco e rinnovo del consiglio comunale. Chi farà la prima mossa? Dalle parti del centrodestra si attendono gli sviluppi sulla candidatura di Massimo Costa. L’ultima parola dovrebbe pronunciarla il Pdl di Angelino Alfano. Quando? Tra qualche ora o tra qualche giorno. O, magari, quando si capirà chi sarà il candidato di centrosinistra. Il candidato o i candidati, dal momento che quella parte del Pd che non si riconosce nelle posizioni di Antonello Cracolici e Giuseppe Lumia, quindi Italia di Valori di Leoluca Orlando, Un’Altra storia di Rita Borsellino e i ‘cartelli’ della sinistra potrebbero presentare un proprio candidato.
C’è anche l’incognita di Futuro e libertà. A Roma il leader di questo partito, Gianfranco Fini, potrebbe ‘chiudere’ un accordo con l’Udc di Casini e con lo stesso Pdl di Alfano per dare vita alla grande casa dei moderati. Ma non è detto che i ‘colonnelli’ siciliani di Fini seguano questo schema. Le strade potrebbero essere due. Prima strada. I big di Futuro e libertà in Sicilia – i vari Carmelo Briguglio, Fabio Granata e Nino Lo Presti – lasciano il governo regionale di centrosinistra e ‘chiudono’ l’accordo con Udc e Pdl a Palermo su Massimo Costa o su un altro candidato. Seconda strada: i finiani di Sicilia decidono di restare nel governo regionale di centrosinistra. In questo secondo caso, per indebolire il candidato del centrodestra candiderebbero a sindaco un proprio esponente, possibilmente Alessandro Aricò.
Più confusa la situazione nel centrosinistra. Per domani è atteso il responso dei ‘garanti’, che dovrebbero pronunciarsi sulla validità delle ‘chiacchierate’ elezioni primarie di due domeniche addietro. Il finale di questa storia non è semplice. Perché sulle primarie del centrosinistra pesa come un macigno di un’inchiesta aperta dalla magistratura. Con il procuratore della Repubblica in persona, Francesco Messineo, che ha già spiegato che il reato è già stato individuato. Considerato che ci sono già gli indagati, i ‘garanti’ del centrosinistra, di fatto, dovrebbero anticipare il pronunciamento dei giudici: e la cosa suona un po’ strana, se non bizzarra.
D’altra parte, nel centrosinistra, c’è chi ha ‘fretta’. E’ il caso del capogruppo all’Ars del Pd, Cracolici, che vorrebbe varare in tempi strettissimi un’alleanza con Futuro e libertà e il Movimento per l’autonomia di Raffaele Lombardo.
La mossa di Cracolici è astuta. Il capogruppo del Pd all’Ars sa che i vari Giuseppe Lupo, Sergio D’Antoni, Leoluca Orlando, i ‘cartelli’ della sinistra e la stessa Rita Borsellino non hanno ancora un candidato da contrapporre a Fabrizio Ferrandelli, che è stato, resta e, con molta probabilità, resterà il candidato di Lombardo, Cracolici e Lumia.
Annunciando in tempi stretti la candidatura di Ferrandelli insieme con Futuro e libertà e con l’Mpa di Lombardo, Cracolici e Lumia contano di prendersi il simbolo del centrosinistra. ‘Soffiandolo’ sul tempo all’altra parte del Pd e a tutto il resto della sinistra. Una beffa.
Non sappiamo se la cosa finirà così. Certo è che sarebbe comico vedere una parte del Pd, gli ex fascistoni di Futuro e libertà e l’Mpa di Lombardo contendere – magari davanti ai magistrati – il simbolo del centrosinistra… La scena, lo ripetiamo, sarebbe un po’ comica. Ma visto quello che sta succedendo nella politica siciliana – e alla luce di quello che è avvento durante le primarie di due domeniche fa – c’è da aspettarsi di tutto.
E l’altra parte del Pd, Orlando, Rita Borsellino e i ‘cartelli’ della sinistra? Resteranno ad osservare o, anche loro, in tempi stretti, individueranno un nuovo candidato? C’è chi spinge per riprovare con Rita Borsellino. Ma c’è il timore – piuttosto fondato – che la riproposizione di Rita Borsellino potrebbe avvantaggiare Ferrandelli.
Sono i paradossi della politica. Ferrandelli, infatti, si presenta come un ‘giovane di belle speranze. E poco importa che, alla Regione, Lombardo, Cracolici e Lumia rappresentino la negazione del ‘nuovo’ in politica, tra clientele, rigassificatore di Porto Empedocle e altre ‘cosette’ varie. Anche in questo, bisogna riconoscerlo, Lombardo, Cracolici e Lumia sono stati abili, avendo messo su un’operazione ‘gattopardesca’ di ‘ottima’ fattura.
A una candidatura, quella di Ferrandelli, che si annuncia ‘innovativa’, l’altra parte della sinistra dovrebbe rispondere con un’altra candidatura veramente innovativa. E dovrebbe farlo in tempi brevi. Prima di perdere il simbolo.

 

 

Giulio Ambrosetti

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