«Nato dall’idea di far nascere e fortificare i comitati educativi nei diversi territori, ripenseremo il piano sociale e con questo progetto finiamo e continuiamo un processo educativo nelle diverse circoscrizioni». Giunge al termine il progetto Partecip@ttivi – Il confronto che moltiplica le idee. Stamattina, alla presenza dell’assessore alle Attività sociale Giuseppe Mattina, sono stati presentati a Palazzo delle Aquile i risultati del progetto di democrazia partecipativa promosso dal Comune di Palermo. Finalizzato a favorire il coinvolgimento di cittadini e stakeholder nelle scelte di governo locali, ha visto quasi 800 partecipanti coinvolti in 33 appuntamenti territoriali rappresentativi delle 25 iniziative di partecipazione realizzati in sette mesi intensi di attività.
Palermo vivibile, solidale, produttiva, culturale, efficiente e trasparente, al centro degli incontri di coinvolgimento civico previsti dal progetto. «È un percorso iniziato con la scorsa amministrazione, – ha detto Mattina – e ringrazio Giusto Catania, promotore dell’iniziativa. Vivere la città vuol dire vivere la dimensione educativa, domani sulla gazzetta ufficiale sarà pubblicato un bando importante per un finanziamento di un milione e 800 mila euro per i vari territori ed è un importante investimento comunitario per immaginare e pensare come costruire la città coinvolgendo chi vive nei quartieri».
Il progetto molto articolato, che coinvolge numerosi ambiti delle attività sociali e sportive presenti in città, prevedeva venticinque iniziative di partecipazione che spaziano dai tradizionali brainstorming e focus group fino agli strumenti di partecipazione che coniugano apprendimento e partecipazione come le passeggiate di quartiere, i forum multistakeholder on line e i laboratori di gaming partecipativo, passando per gli strumenti e le metodologie più innovative come Sharitories e che sfruttano le nuove tecnologie come gli ETM – Eletronic Town Meeting.
Un progetto sul quale il Comune ha molto investito e creduto. Uno degli altri temi emerso grazie a questo progetto sulla partecipazione è quello dei beni comuni. Continua quindi l’interazione virtuosa tra amministrazione, cittadini, associazioni, comitati, quartieri e chiunque voglia scommettere sulla propria città. Il piano probabilmente sarà replicato perché i frutti sono stati raccolti e si continua un processo partecipato e voluto fortemente dall’amministrazione.
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