Cemento al posto degli alberi nei solchi vuoti   Proposta della libraia: «Piantiamone di nuovi»

Dovrebbero accogliere gli alberi e, invece, molti solchi sono pieni di cemento. Accade in particolare in via Plebiscito, in viale Mario Rapisardi, in viale della Regione e in via Cristoforo Colombo. «Io credo che i responsabili siano soprattutto i commercianti e gli imprenditori delle attività che ricadono su quelle strade – sostiene il consigliere della prima circoscrizione Davide Ruffino -. Non ho prove, ma sono gli unici che potrebbero avere un interesse in questo senso per espandere lo spazio dove posizionare i propri tavolini». 

Questi spazi di terra nuda, coperti adesso di cemento, sono rimasti vuoti o perché gli alberi sono morti «o perché – afferma Ruffino – sono stati decapitati da incivili». Lo scorso 20 settembre, Ruffino ha anche depositato una interrogazione in merito alla piantumazione di alberi, in particolare nel centro storico. «In città c’è una carenza di verde e ho chiesto di poter conoscere il numero di alberi piantati negli ultimi due anni». 

Secondo una legge, entrata in vigore nel febbraio del 2013, tutti i Comuni al di sopra dei 15mila abitanti sarebbero obbligati a piantare un albero per ogni bambino nato o adottato nel comune stesso. Fra l’altro, la Forestale regala degli alberi ai Comuni ma, solitamente, sono molto piccoli. «Bisogna innanzitutto colpire le persone che compiono questi atti di inciviltà – afferma a MeridioNews l’assessore all’Ambiente, Rosario D’Agata – che, forse, anche penalmente rilevanti. Noi adesso stiamo tentando di mettere a punto un censimento di tutti gli alberi presenti in città e di stilare un regolamento per la gestione del verde pubblico ma – precisa, le forze disponibili sono sempre poche e c’è bisogno di più tempo». 

La soluzione viene, intanto, da una privata cittadina. Lei è Maria Carmela Sciacca, la titolare della libreria Vicolo Stretto in via Santa Filomena. «E se ripiantassimo gli alberi invece di lasciare i solchi vuoti alla mercé degli incivili?». Una semplice domanda che ha radici più profonde. «Catania non è una città alberata e, a maggior ragione, sradicare gli alberi per mettere il cemento è pura follia. La mia reazione di pancia, spontanea – racconta Maria Carmela a MeridioNews – è stata quella di mettermi a disposizione per fare da sponsor e investire in un progetto per ripiantare gli alberi adatti alla città». 

Il 21 novembre ricorre la Giornata nazionale degli alberi e per quell’occasione «mi piacerebbe organizzare un evento, invitando anche il dirigente dell’orto botanico di Catania, per mettere in piedi un progetto serio sul verde pubblico che esalti la bellezza delle vie cittadine con alberi adatti che ci regalino ossigeno, ombra e fresco e che sono in grado anche di dare maggior valore agli esercizi commerciali. Sarebbe buono – conclude la libraia – soprattutto coinvolgere e abituare tutti i cittadini a prendersi cura delle piante della città, che appartengono a tutti».

Marta Silvestre

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