C’è chi è rock e chi no!

Il mondo è diviso in due nuove categorie. È finita l’era del bianco o nero. E quella del bene o male. E anche quelle del dritto o rovescio, della destra o sinistra, dell’in o out. Da giovedì 20 ottobre 2005 ognuno di noi si chiede se questo o quello sia lento o rock. Tutta colpa di quello svitato di Celentano – il solito comunista! – che all’improvviso ha provocato questo nuovo tormentone.

E noi di Step1 ci tormentiamo. Per prima cosa, STEP1 È DECISAMENTE ROCK. Marforio, Soqquadro, Astratti furori e Il Cibicida, che assieme a noi dimostrano che ai Benedettini c’è vita, sono rock. Unimagazine, malgrado le buone intenzioni, è un po’ apatico. Radio Zammù è rock; i suoi computer, rotti da un mese, sono lenti.

I forum (persino quelli quelli dei prof) sono rock, le mille bacheche di facoltà sono lente. I laboratori sono lenti come i loro pc, le aule di informatica sarebbero rockissime, ma chi le ha viste? I distributori automatici e il chiosco del Santa Marta sono rock. Il bar, sia chiuso che aperto, è lento. I nostri motorini sono rock, i parcheggiatori abusivi sono una (lenta) piaga implacabile.

E come si spiega che le matricole siano rock, mentre i laureandi sono così lenti? Anche tra i prof, of course, ci sono quelli rock e quelli che sono una pizza peggio di Nilla Pizzi, ma gli orari sono lentissimi e anche gli esami. Gli scritti poi… sono immobili! Anche se un 30 è proprio rock… Le triennali sono quasi rock, mentre le specialistiche sono più lente di una ninna nanna. La stanza 130 è rock, l’Ufficio stage e tirocini è lento. I piani di studio e le segreterie studenti non ne parliamo!

Il preside uscente è rock, speriamo lo sia altrettanto quello entrante. Il rettore, anche se da giovane correva in Ferrari, è un po’ lento. Vorremmo che il prossimo fosse meglio di Elvis. Perché l’Università in sé dovrebbe essere una delle cose più rock che esistano, leggera, agile, scattante; e invece qualcuno la vuole lenta. La Moratti è lenta, il suo DDL lentissimo da far paura. I ricercatori sono rock. I loro stipendi, ahinoi, sono da fame.

La politica, quella fatta con la testa e col cuore, è rock. Quella soltanto gridata, o praticata pensando al proprio portafoglio, è lenta. I Carabinieri chiamati senza ragione sono lenti; la protesta è rock, la protervia è lenta. I diritti sono rock. I doveri anche. Le mense, gli alloggi agli studenti, le biblioteche dovrebbero essere rock, e invece non ce li danno. Catania potrebbe essere rock rock, ma ha un traffico lento lento, e tante altre cose che non vanno. Noi la vorremmo hard rock come l’elefante!

Tante cose ancora sono rock e tantissime, purtroppo, sono lente. Noi ne abbiamo elencate solo un paio. Se abbiamo commesso qualche grave dimenticanza, fatecelo sapere.

 

PS. Amore, il tuo bacio è come un rock, ma a volte ti vorrei un po’ più… lento (noi donne, lo sai, siamo piene di contraddizioni!).

Silvia Lo Re

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