Il Catania proverà a scacciare i fantasmi delle pessime prestazioni contro Bisceglie e Virtus Francavilla stasera, in un derby che si prospetta assai infuocato contro la Sicula Leonzio. Si incrociano due squadre che, per motivi diversi, stanno attraversando il momento più delicato dall’inizio del campionato: i padroni di casa, dopo aver cominciato bene, sono incappati in cinque sconfitte nelle ultime sei partite (un solo punto conquistato), precipitando fuori dalla zona playoff e perdendo d’un tratto entusiasmo e certezze. La decisione del patron Giuseppe Leonardi è stata quella di sostituire Paolo Bianco con un timoniere navigato come Vincenzo Torrente: una garanzia, per la Lega Pro.
Proprio ieri il nuovo tecnico della Sicula, ex Bari, è stato presentato alla stampa. «Nonostante le difficoltà – ha detto Torrente – questa squadra ha valori e necessita di una scintilla per ripartire, già dalla gara col Catania. Sono certo – ribadisce l’allenatore – che i miei giocatori daranno il massimo per la maglia e per i nostri tifosi. Sono le classiche partite che si preparano da sole, se non si ha qualcosa di speciale dentro in queste occasioni, è inutile fare questo lavoro». Parole, quelle di Torrente, che fanno capire bene il clima di rivalsa e la grande motivazione che metterà in campo stasera la squadra bianconera.
Dall’altra parte, in casa Catania, il silenzio stampa ha accompagnato lo striminzito 1-0 casalingo con la Virtus Francavilla, con i calciatori che al triplice fischio sono stati accompagnati negli spogliatoi dai fischi assordanti del pubblico del Massimino. I tifosi sono spazientiti e Pietro Lo Monaco lo sa bene: «Non voglio dare giustificazioni – ha sentenziato il Direttore ai microfoni di Telecolor – c’è sempre rispetto per la gente, per noi è la prima cosa. Dare una spiegazione a un rendimento così precario da parte di tanti giocatori è difficile. Qual è il vero Catania, quello di Sassuolo o quello di Bisceglie? Non l’ho mai fatto, ma lo faccio ora: vi dico che alla fine arriveremo primi in classifica».
Anche per l’amministratore delegato rossazzurro, dunque, non è facile capire cosa stia succedendo ai calciatori: «È inconcepibile – prosegue Lo Monaco – guardi la squadra dal punto di vista atletico e sembrano piantati a terra. A livello tecnico non hanno un’idea, una giocata. E l’allenatore non c’entra: è il singolo. Si sbagliano passaggi incredibili e non si sviluppa gioco. Tutte cose che fanno parte delle difficoltà che stiamo attraversando». Il Direttore prova, dunque, a sgravare dalle spalle di mister Andrea Sottil parte della responsabilità: l’impressione, però, è che il match di stasera al Sicula Trasporti Stadium possa essere decisivo anche per lui.
L’allenatore rossazzurro dovrà dare segnali ben precisi, a livello di scelte tecniche e disposizione tattica. Lo schema dovrebbe essere il 4-2-3-1, ma con qualche variante: Calapai è atteso al rientro sulla corsia difensiva di destra, mentre dall’altra parte c’è il solito ballottaggio tra Scaglia e Baraye. Sulla trequarti, Manneh, Lodi e Brodic sono attesi in rampa di lancio, mentre Marotta dovrebbe riprendere il suo posto al centro dell’attacco. Nella Sicula, occhio alla voglia di far bene degli ex Andrea De Rossi e Francesco Ripa. Lo scorso anno, in un terreno al limite, era andato in scena un combattutissimo 0-0: la musica, anche oggi, sarà più o meno la stessa. Ci vorranno grinta e tanta corsa per uscire con un successo da una trasferta storicamente complicata.
Probabili formazioni:
Sicula Leonzio (4-3-3): Polverino; De Rossi, Laezza, Aquilanti, Squillace; Gammone, G. Esposito, D’Angelo; Gomez, Ripa, Sainz-Maza. All: Torrente
Catania (4-2-3-1): Pisseri; Calapai, Aya, Silvestri, Scaglia; Biagianti, G. Rizzo; Manneh, Lodi, Brodic; Marotta. All: Sottil
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