Un percorso di sviluppo non può mai essere immediato: per giungere a miglioramenti che poggino su basi solide, non solo frutto dell’estemporaneità, serve una costruzione paziente, su fondamenta sicure. Questa l’impresa in cui si è imbarcato Cristiano Lucarelli tornando a sedersi sulla panchina del Catania. Ridare sicurezza e stabilità alla squadra, da un punto di vista mentale e tattico, è la chiave per trovare i primi risultati utili e, successivamente, per cominciare a osare di più. Concetti espressi dal mister livornese incontrando la stampa in vista della trasferta odierna (fischio d’inizio ore 15) in casa della Paganese.
A inizio stagione nessuno lo avrebbe mai pensato. Dopo dodici giornate di campionato, quello che andrà in scena ogg allo stadio Marcello Torre sarà un vero e proprio scontro diretto. Lo dicono con chiarezza i numeri: il Catania è decimo a quota 17 e, in questo momento, occupa l’ultimo posto disponibile in zona play-off. Un punto più sotto ci sono proprio i rivali di giornata guidati da Alessandro Erra, ripescati dopo la retrocessione dello scorso anno e adesso in una posizione in classifica di relativa tranquillità. Gli azzurro-stellati non vincono da tre partite (due sconfitte e un pareggio), ma hanno costruito la maggior parte delle proprie fortune tra le mura amiche.
Al Torre, infatti, i campani hanno raccolto tre vittorie e altrettanti pareggi, con la bellezza di 15 reti messe a segno (secondo attacco interno della categoria). Numeri che ovviamente inquietano un Catania finora debolissimo lontano dal Massimino: le cinque sconfitte in sei trasferte sono aggravate dai 18 gol incassati da parte di Jacopo Furlan, con l’ignominia della peggior difesa esterna di tutto il Girone C. Mister Lucarelli però non fa drammi e indica con chiarezza la via per la rinascita: la parola d’ordine, dopo i due pareggi contro Bisceglie e Bari, è continuità. «Mi aspetto continuità di prestazione e una crescita nel risultato. Sono rimasto contento – ammette l’allenatore – delle prestazioni della squadra».
«La scorsa settimana – prosegue il tecnico – ho avuto poco spazio per poter intervenire a livello tattico: l’ho fatto quindi dal punto di vista mentale. Il Catania che ho visto contro il Bari, come continuità di manovra, mi è piaciuto più di quello che allenavo due anni fa». Sugli avversari: «La Paganese gioca con il nostro stesso modulo: è una fortuna». Come nelle ultime due gare, dunque, sarà sfida tra schieramenti a specchio: il 3-5-2 è confermato, con Marco Biagianti a guidare la difesa e Ciccio Lodi che proverà a fare la differenza in mezzo al campo. Davanti, spazio a Matteo Di Piazza e Andrea Mazzarani: «Dobbiamo acquisire sicurezza con i risultati. Quando tutti si sentiranno forti e impavidi – rassicura Lucarelli – potremo pensare a tante soluzioni che ho in testa».
Le probabili formazioni:
Paganese (3-5-2): Baiocco; Schiavino, Stendardo, Panariello; Carotenuto, Caccetta, Capece, Gaeta, Dramè; Scarpa, Calil. Allenatore: Erra
Catania (3-5-2): Furlan; Mbende, Biagianti, Silvestri; Calapai, Dall’Oglio, Welbeck, Lodi, Pinto; Mazzarani, Di Piazza. Allenatore: Lucarelli.
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