Non si toccheranno i picchi raggiunti con Juve Stabia e soprattutto Trapani ma, anche domani, il pubblico di fede rossazzurra risponderà «presente» in massa. Se fino a ieri sera i tagliandi staccati per la gara di ritorno dei quarti di finale playoff tra Catania e Feralpisalò erano circa 12mila, il dato finale degli spettatori al vecchio Cibali potrebbe superare le 15mila unità. Un elemento importante, soprattutto adesso che la volata per la Serie B è ufficialmente lanciata. L’obiettivo da non fallire: raggiungere le Final Four, per poi poter sfidare la vincente tra Reggiana e Siena. Non sarà però una passeggiata, dato che già nella partita d’andata i rivali del Catania hanno messo in mostra le proprie qualità migliori: compattezza e coesione a livello tattico, buone individualità e la voglia di aggiungere alla sua lunga lista un’altra vittima eccellente.
I Leoni del Garda, per proseguire, possono solo vincere: essere spalle al muro sinora non è stato un grosso impiccio per gli uomini guidati da Mimmo Toscano. Servirà dunque un Catania al massimo, sia sotto il profilo dell’attenzione che della prestazione. Lucarelli, da questo punto di vista, sembra intenzionato a riproporre lo schema della gara d’andata: un 3-5-2 in cui dovrebbero essere ben pochi i cambi rispetto all’undici iniziale dello Stadio Turina. Possibile ballottaggio tra Rizzo e il più convincente Mazzarani in mezzo al campo, mentre Curiale potrebbe vedersi insidiato il ruolo di prima punta da Ripa, convincente dopo l’ingresso in campo a Salò.
In casa Feralpi la fiducia sembra essere molta. Il tecnico Toscano alla vigilia ha sfoggiato una buona dose di tranquillità, affermando che i suoi ragazzi dovranno dimostrare di aver compreso gli errori del match di mercoledì scorso: «Dobbiamo avere il piacere di competere contro una squadra come la loro». Anche per i gardesi si profila dunque un 3-5-2, con lo squalificato Martin che dovrebbe essere sostituito da Rocca come quinto centrocampista di destra. Il Catania, in questa partita a scacchi, potrà sfruttare un vantaggio importante: quello di aver riposato per ben 24 giorni, recuperando gli infortunati e azzerando gli squalificati.
Contro una Feralpisalò che, anche a detta del suo allenatore, dovrà probabilmente raschiare il fondo del barile, «reclutando tutte le energie mentali e fisiche» dopo essere arrivata già alla sua sesta partita negli spareggi promozione, il Catania potrà contrapporre la forza di una maggior freschezza, unita a un tasso tecnico superiore. Iniziando finalmente a sfruttare il fattore campo e la spinta di un pubblico numeroso e appassionato. Finora non è stato così: vedere, per credere, i ko nei derby contro Sicula Leonzio e Trapani, oltre al pari con la Juve Stabia. Sperando anche nel ruolo dei nuovi mental coach, l’auspicio è di ammirare una squadra feroce, così come auspicato qualche giorno fa dal direttore Pietro Lo Monaco.
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