La città ai piedi dellEtna ha una nuova web tv: Catania pubblica. On line dal 15 maggio scorso, nasce dallidea di Elisa Catanzaro, Mary Conti, Valeria Rapisarda e Giulia Brullo, già nelle loro teste da settembre. Tutte donne, giovani e colleghe giornaliste che hanno lavorato insieme in passato e che hanno deciso di scommettersi. Per questo hanno fatto nascere lassociazione culturale TreDComunica. Così sono diventate, un po come noi di Ctzen, editrici di se stessi. «Siamo affiatate e dopo una brutta esperienza in una piccola tv locale (Sestarete, ndr) abbiamo pensato di concretizzare quello che era solo un sogno», spiega Elisa Catanzaro. Una nuova realtà, dunque, nel fermento informativo di Catania. «Il nostro intento è quello di fare informazione, con il nostro tgweb, ma non solo», continua.
Vorrebbero diventare anche un luogo di confronto per la città, «con lintento di smuovere il dibattito locale, ed anche organizzare e/o sposare iniziative reali», afferma Elisa. Da qui anche il nome che hanno scelto. Sul loro sito, dunque, spazi diversi per gente diversa. Molte associazioni no profit hanno scelto di collaborare con loro e gestire uno spazio dedicato. Ma la possibilità di vedere sul web il proprio progetto cè anche per chi non fa necessariamente parte di una associazione, ma vuole comunque essere parte attiva della società, e anche per quelle aziende che credono nellinnovazione e nelle potenzialità del web. E in queste potenzialità che per molti rappresentano il futuro dellinformazione, data la continua crisi della carta stampata e della tv come siamo abituati a conoscerla, le ragazze ci credono, e molto.
Per cercare di andare incontro alle esigenze del web lavorano con i tablet. Un mezzo facile, comodo e veloce che permette di «scrivere, riprendere e montare in poco tempo e con una certa autonomia». Uno strumento che in più rende subito identificabili. E proprio per questa sera, al centro culture contemporanee Zo al piazzale Asia, alle 21 è organizzata una festa per la presentazione del progetto delle quattro catanesi. «Una serata che rappresenta bene lo spirito del progetto e per cui dobbiamo fare un ringraziamento particolare al centro Zo», dice Elisa. Insieme alle ragazze, infatti, ci sarà spazio per chi vuol dire la propria. Un esempio tra tutti è la presenza di alcuni musicisti del teatro Massimo Bellini che protestano da tempo contro i tagli decisi dalla Regione. Appuntamento quindi alle ore 21 al centro Zo.
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