«Il Calcio Catania è tornato: con la sua struttura, il suo modo di essere e di intendere le cose». Non usa mezzi termini Pietro Lo Monaco in occasione della conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore Cristiano Lucarelli. In quella che dovrà essere la stagione del rilancio, dopo quattro anni tribolati passati tra retrocessioni e penalizzazioni, il direttore generale rossazzurro loda il rinnovato staff tecnico, dichiarando con chiarezza che – con professionisti di questo spessore – si può ambire a grandi risultati.
«È una possibilità intrigante, accettata con grande entusiasmo. Anche da parte dell’ambiente – dichiara Lucarelli – c’è stato un bel modo di accoglierci. Cercheremo in tutti i modi di arrivare a lottare per l’obiettivo della serie B, che una piazza del genere merita». Lucarelli si sofferma poi sull’aspetto tecnico-tattico, dichiarando la sua predilezione per il 3-5-2 ma ribadendo che non esistono dogmi quando si schiera una squadra in campo: «Abbiamo diversi giocatori bravi, sarà mio compito cercare di schierarli tutti assieme non pregiudicando l’equilibrio. Il 3-5-2 in tal senso può essere una buona soluzione».
«Un allenatore però – prosegue – deve aver studiato tutti i moduli: non mi chiudo a riccio, cerco sempre di trovare soluzioni nuove e ascoltare anche le opinioni di chi la pensa diversamente». In riferimento ai nuovi arrivi, l’allenatore etneo ha parole al miele per Francesco Lodi, centrocampista classe 1984 che torna a vestire rossazzurro dopo quattro anni: «Lodi è un valore aggiunto: va rimesso a posto fisicamente, a causa di una lunga inattività. Questo giocatore è un lusso per la categoria – spiega il tecnico – ma guai pensare che lui da solo possa risolvere i nostri problemi».
L’ex allenatore del Messina pone l’attenzione proprio sulla necessità di creare un gruppo coeso, dove i bisogni della squadra sopravanzino sempre i problemi del singolo: «Esiste solo il Calcio Catania, non bisogna parlare di Lucarelli, Lodi o Lo Monaco. Nel momento in cui si varca la porta dello spogliatoio – ribadisce il toscano – è necessario pensare solo e unicamente al bene della squadra. Umiltà, lavoro e buona comunicazione sono elementi essenziali per raggiungere grandi traguardi».
La prossima Lega Pro vedrà grandi avversarie ai nastri di partenza: Trapani, Lecce e Matera su tutte. Squadre che, a differenza del Catania, partiranno col vantaggio della continuità tecnica rispetto allo scorso anno: «Questo non sarà necessariamente un problema. Il segreto – continua Lucarelli – è quello di ripartire da ogni vittoria come se fosse stata una sconfitta». Le statistiche parlano chiaro: per la promozione servono almeno 23 vittorie e una squadra in grado di segnare dai 60 gol in su. Sarà quindi necessario un mercato che porti in dote altri puntelli alla squadra, soprattutto nel reparto offensivo. Il direttore Lo Monaco, da questo punto di vista, è chiaro: «Il risanamento economico procede, adesso ci sono i presupposti anche per il rilancio tecnico. Siamo tornati – dice – a essere una società con una sua forza e un suo modo di essere».
Lucarelli, classe 1975 ed ex giocatore di Livorno, Napoli, Parma e Shakhtar Donetsk, porta con sé nell’avventura ai piedi dell’Etna l’allenatore in seconda Richard Vanigli, il collaboratore tecnico Alessandro Conticchio, il video analyst Ivan Francesco Alfonso, il preparatore dei portieri Marco Onorati e il responsabile della preparazione atletica Alberto Bartali, coadiuvato da Giuseppe Colombino.
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