Cinque acquisti, quattro cessioni, un posto ancora libero nella lista destinata agli Over, cioè i calciatori nati prima del 1 gennaio 1996. È questa la situazione in casa Catania, dopo una sessione invernale di mercato che ha visto i rossazzurri molto attivi, sia in entrata che in uscita. Il terzino sinistro Luigi Scaglia si è aggregato alla Carrarese, Andrea Vassallo è tornato a Bologna per poi essere girato al Renate, mentre Maks Barisic proverà l’ebbrezza del salto di categoria, unendosi al Padova in prestito con diritto di riscatto. Anche il giovane attaccante della Primavera Lorenzo Di Stefano lascia la Sicilia, trasferendosi alla Sampdoria a titolo definitivo: gli etnei avranno, in caso di rivendita, una buona percentuale.
Alla voce acquisti, invece, si sono registrati veri e propri fuochi d’artificio. Il centrocampista centrale Carriero è stato il primo arrivo del nuovo anno, seguito da bomber Di Piazza e dal giocoliere Sarno: tutti atleti in grado di completare al meglio una rosa di per sé ricca di esperienza, tecnica e fisicità. In questo senso, i baby Liguori e Valeau (classe 2000 e 1999), danno ulteriori alternative a Sottil rispettivamente nel reparto degli esterni d’attacco e nel settore difensivo di sinistra, in cui si registra anche il reintegro nella lista Over di Giovanni Marchese, autore di una prova convincente in Coppa Italia col Catanzaro.
Pietro Lo Monaco ha espresso soddisfazione: «La nostra linea non cambia. Sappiamo che al momento solo la Juve Stabia può perdere il campionato, ma l’obiettivo resta quello di arrivare prima di tutti. Per Carriero e Valeau (arrivati in prestito, ndr), abbiamo accordi con Parma e Roma: in caso di B, i ragazzi rimarranno ancora per un anno con noi». Matteo Di Piazza ha sicuramente motivazioni supplementari, essendo cresciuto nelle giovanili dell’Elefante: «Segnare o meno per me non fa differenza. Ciò che conta è raggiungere l’obiettivo: ho lasciato un Catania in A – ricorda l’attaccante – ma sono tornato in una squadra che ha tutto per centrare la B. Siamo arrivati per dare una mano: dobbiamo essere positivi e lasciare fuori la negatività, perché possiamo giocarcela fino in fondo».
Gli fanno eco Giuseppe Carriero e Vincenzo Sarno. «Sono stato fermo parecchi mesi per via dell’infortunio – precisa Carriero – le due partite giocate contro Siracusa e Rende sono state importanti per cercare di mettere più minuti possibili nelle gambe. Questo è importante per esaltare le mie caratteristiche di giocatore box to box. Ogni giorno mi sento migliorare – ricorda l’ex Casertana – posso arrivare al massimo del mio livello atletico in breve tempo». Sarno ricorda le difficoltà della C: «Sono alto un metro – ammette sorridendo – questo esalta le mie caratteristiche. La C è un campionato ostico, la pressione è sempre alta. Spero di mettermi subito in forma – ribadisce l’ex Padova – per dare una mano. La concorrenza è uno stimolo, sono sereno. Proveremo fino alla fine a giocarci il primo posto e a riportare il Catania dove merita».
L’emozione di Michael Liguori è invece palpabile. Proveniente dal Notaresco (Serie D), il diciottenne ha entusiasmo da vendere: «Ho trovato un ambiente bello e accogliente sin da subito. È la prima esperienza lontano da casa per me. Inseguo il mio sogno, spero di riuscire a diventare un calciatore professionista. Essere qui mi riempie d’orgoglio. Sono un esterno d’attacco – precisa Liguori – gioco alto a destra e mi ispiro a Suso: ho fatto anche il trequartista e la seconda punta». Lorenzo Valeau, scuola Roma, nasce invece come centrocampista, divenendo terzino sinistro «per esigenze tecniche, trovandomi bene. Mi piace partecipare alle trame offensive – sostiene il calciatore – fare tutta la fascia avanti e indietro e aiutare i compagni nel momento del bisogno. Il mio riferimento è Alessandro Florenzi». I due giovani rossazzurri hanno le idee già chiarissime.
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