Il Catania pareggia la 26esima giornata di campionato contro il Taranto con uno scialbo ed incolore 0 a 0. Ritmi blandi per buona parte del match, i rossazzurri si svegliano solo sul finale ottenendo un solo punto nelle ultime due partite contro squadre avversarie considerate abbordabili. Almeno sulla carta. Il neo tecnico Mario Petrone non è ancora riuscito ad innescare una scossa al gruppo che adesso naviga in nona posizione con 36 punti.
Pisseri 6: Chiamato poco in causa si limita a fare lavoro di ordinaria amministrazione. Bravo nel finale del primo tempo a parare una insidiosa punizione calciata dal limite dell’area etnea.
Parisi 6: Non particolarmente esaltante la prova del terzino destro rossazzurro che ha ben difeso seguendo la linea difensiva e marcando stretti gli avversari. Poco propositivo in fase d’impostazione, si limita a fare il compitino.
Marchese 5: In versione difensore centrale, l’ex calciatore del Genoa difende senza troppe difficoltà, ma è in fase d’impostazione che nascono i problemi. Impreciso e poco propenso ai tempi di gioco del difensore centrale, sbaglia anche gli appoggi più semplici affidandosi spesso ai lanci lunghi.
Djordjevic 5,5: Si limita a difendere senza riuscire ad andare sul fondo per crossare e sfornare assist ai compagni. Apparso più arrugginito, sembra non possedere lo smalto d’inizio stagione.
Gil 6: Non particolarmente impegnato dato il tasso tecnico degli avversari non esaltante, si limita a difendere con esperienza e praticità. Lento nel far ripartire le azioni, avrebbe dovuto velocizzare maggiormente il gioco.
Biagianti 6,5: Il capitano corre e sradica palloni a centrocampo, recuperando palloni utili per i compagni. Sul finale ha commesso qualche errore in fase d’impostazione, probabilmente, per aver speso molto in campo.
Scoppa 4: Non riesce a dare palloni utili ai compagni, anche e soprattutto perché le mezze ali etnee non hanno fatto molto movimento. Nessuna giocata significativa da registrare.
Di Grazia 5: Poco incisivo in fase offensiva, spesso, nel tentativo di saltare l’uomo cozza contro gli avversari. Non crea superiorità numerica e non fa la differenza come aveva iniziato a fare ad inizio stagione.
Mazzarani 5: Prova a farsi vedere tra le linee, ma tiene troppo il pallone ritardando i tempi del passaggio. Nessuna azione individuale o tentativi di concludere da fuori area. Non in giornata!
Russotto 6: È stata una mina vagante nei minuti iniziali mettendo in difficoltà gli avversari con la corsa e la velocità. Nel primo tempo ha tra i piedi un pallone d’oro, ma calcia a fil di palo sprecando il gol del possibile vantaggio.
Pozzebon 6: Interpretazione tattica giusta ed inevitabile. Fa la boa di riferimento in avanti giocando quando possibile di sponda. Poco servito dai compagni è uscito di scena per larghi tratti del match. Sul finale occasione ghiotta per il centravanti etneo che avrebbe dovuto calciare con più convinzione.
Petrone 5,5: Il nuovo allenatore etneo non ha avuto molto tempo a disposizione per lavorare sul campo con i calciatori. Il nuovo modulo tattico non ha sortito gli effetti sperati, squadra poco dinamica e ritmi blandi, inoltre, la squadra è apparsa scollata per larghi tratti del match. Ci si aspetta una scossa. Poco incisivo in fase offensiva, spesso, nel tentativo di saltare l’uomo cozza contro gli avversari. Non crea superiorità numerica e non fa la differenza come aveva iniziato a fare ad inizio stagione.
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