Scorrendo i numeri dei cinque massimi campionati continentali salta all’occhio un dato che, per quanto casuale, sicuramente farà piacere agli appassionati di calcio rossazzurri. Soltanto il Manchester United di Jose Mourinho eguaglia il numero di reti subite dal granitico Catania di questo inizio stagione. David De Gea, portiere spagnolo dei Red Devils, si è infatti chinato a raccogliere la palla in fondo al sacco solamente due volte, così come il suo collega di reparto Matteo Pisseri. Quest’ultimo sicuramente meno illustre del primo, ma ugualmente efficace viste le cifre impressionanti.
Il dato chiaro è che il Catania, dopo aver raccolto un solo punto in due partite, non si è più fermato. Il pareggio per 1-1 al debutto con il Fondi, così come la sconfitta per 1-0 a Caserta, avevano fatto scattare più di qualche campanello d’allarme in casa rossazzurra, non tanto per la tenuta difensiva quanto per l’atteggiamento mostrato in campo: generoso ma confusionario contro i laziali, rinunciatario nella prima trasferta dell’anno. Da allora, tutto è cambiato: non il modulo, il 3-5-2 a cui mister Cristiano Lucarelli continua a rimanere fedele. I protagonisti in campo, però, sì: l’inserimento di Bogdan nella linea a tre arretrata, ad esempio, si è rivelata una scelta felicissima. Il difensore centrale croato, classe 1996, è arrivato la scorsa estate a titolo gratuito: sembrava il classico under 21 su cui poter contare come ripiego, e si è invece rivelato un vero e proprio crack difensivo. Forza fisica e intelligenza tattica hanno convinto l’allenatore rossazzurro a non spostarlo più dall’undici titolare, dirottando Giovanni Marchese sulla corsia di sinistra.
Il terzino nisseno così ha ritrovato il suo vecchio ruolo, quello in cui, per caratteristiche e attitudini, si trova forse meglio: l’anagrafe non più verde potrebbe sembrare un ostacolo, ma la sua professionalità e la perfetta forma fisica hanno tolto qualsiasi dubbio sulla sua forza. Un elemento come lui, in Serie C, è un vero e proprio lusso. Non bisogna dimenticare, ovviamente, il resto del terzetto difensivo. Ramzi Aya, centrale italo-tunisino prelevato quest’anno dalla Fidelis Andria, era stato votato lo scorso anno (non a caso) miglior difensore dell’anno di tutta la Lega Pro. Il magnifico trio è completato da Luca Tedeschi: classe 1987, il difensore bolognese era una colonna del Cosenza, con cui ha anche conquistato una Coppa Italia di Lega Pro.
Tre difensori che sembra giochino assieme da una vita, tanta è l’intesa espressa in campo: anche nel momento in cui i cali di attenzione si manifestano, poi, ci pensa Matteo Pisseri a chiudere la saracinesca. Il portierone classe 1991 era arrivato lo scorso anno a Catania con la fama di pararigori: all’ombra dell’Etna si è rivelato essere uno degli estremi difensori più completi della categoria, completo in tutti i fondamentali. Spettacolare tra i pali, è sicuro ed efficace anche sulle palle alte e in uscita: un prezioso capitale per la società etnea, al punto che il suo contratto è stato prolungato fino al 2020. Per chiudere, una curiosità statistica: la squadra che ha subito meno reti in Serie C, dopo il Catania, è il Pisa. Tre gol subiti per i toscani, ma una differenza sostanziale rispetto ai rossazzurri: il Pisa, infatti, ha raccolto 4 vittorie (2 in meno degli etnei), mettendo a segno 7 gol (11 il Catania). Cifre e statistiche che confermano l’attuale stato di grazia degli uomini di Lucarelli.
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