Per comprendere la difficoltà di una partita, certe volte, basta partire dai freddi numeri. Il Catania, al vecchio Cibali, non vince contro il Cosenza dal 1949. Un’era geologica fa: nel marzo di quell’anno, la squadra guidata dall’ungherese József Bánás sconfisse i calabresi per 4-2. Un successo pesante verso la promozione di allora dei rossazzurri nella serie cadetta. Da quella partita di 69 anni fa, rossazzurri e lupi cosentini si sono incontrati altre sei volte, con ben quattro vittorie esterne dei calabresi e due pareggi, per 0-0. Le ultime due affermazioni del Cosenza risalgono al 2017: il 2-1 in Coppa Italia dello scorso 22 novembre, con la doppietta di Liguori a rendere inutile il gol di Russotto, e lo 0-2 del 15 aprile, con Letizia e Statella a gelare il pubblico del Massimino.
Rompere il tabù Cosenza sarà, dunque, l’imperativo categorico degli uomini di Cristiano Lucarelli Oggi pomeriggio alle 16:30 si scende in campo per continuare l’inseguimento a distanza di un Lecce che non si ferma più. I salentini, come al solito, hanno giocato in anticipo rispetto al Catania, vincendo ieri a Bisceglie 2-1 e tornando provvisoriamente a +7. Terminano così una settimana tesa, segnata dalle polemiche a distanza tra l’amministratore delegato etneo Pietro Lo Monaco e il direttore sportivo leccese Mauro Meluso e dalle dichiarazioni del primo sul match giocato a porte chiuse dai salentini. Schermaglie dialettiche dai toni piuttosto accesi che hanno addirittura portato la Lega Pro a diramare una nota in cui si ammoniva il dirigente rossazzurro a «non alimentare sterili polemiche strumentali».
Tornando al campo, il mister degli etnei Lucarelli ha convocato 22 giocatori: a causa delle perduranti assenze di Russotto e Caccavallo, il modulo non potrà che essere il classico 3-5-2, con alcuni ballottaggi che riguardano difesa e zona mediana del campo. Blondett si è ben disimpegnato nella vittoriosa trasferta di Andria, quindi potrebbe essere riconfermato al centro della difesa, anche se il titolare Bogdan ha completamente recuperato dai problemi fisici. Il centrocampo è in cerca di maggior dinamismo: Rizzo e Fornito, positivi nelle loro ultime apparizioni, potrebbero dunque mettere in dubbio la titolarità di Biagianti e Mazzarani (match-winner nell’incontro d’andata, ndr). A destra conferme per Esposito, mentre a sinistra ci sarà ballottaggio tra Marchese e un Porcino che ha subito fatto bene all’esordio.
Il Cosenza è squadra quadrata e tecnicamente valida, in serie utile da ben nove gare (cinque vittorie e quattro pareggi). Questo filotto ha portato i silani a issarsi al sesto posto della gratuatoria, a sole due lunghezze dal Siracusa quarto: in attacco il tecnico Piero Braglia ha il dubbio Perez, con l’attaccante ex Ascoli che potrebbe essere rimpiazzato dal transalpino Baclet. Si prospetta dunque un match difficile, contro un avversario preparato tatticamente, con buoni valori tecnici e reduce da un ottimo periodo di forma: il Catania, dal canto suo, ha un solo risultato utile a disposizione, ne va dell’inseguimento all’inarrestabile Lecce. Il pubblico del Massimino, in questa bella giornata di sole siciliana, potrà sicuramente dare una grande mano.
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