Il Catania chiude l’ultima partita del 2016 tra i fischi dello stadio Massimino, che vorrebbe vedere una squadra con più fame e incisività. Dopo un primo tempo sotto tono, la formazione etnea cresce nella ripresa. Nonostante le diverse opportunità, però, gli uomini di Pino Rigoli sono troppo imprecisi sotto porta e concludono la sfida contro la Fidelis Andria con il risultato di zero a zero. Gli etnei ora sono noni in classifica, a quota 28 punti. Si riprenderà a giocare il 21 gennaio, dopo la lunga sosta della Lega Pro.
Pisseri 6: Quasi mai chiamato in causa, rimane tra i pali al freddo e al gelo. Un ottimo intervento su Montini, il cui tiro sembrava essere molto insidioso. Nel finale di partita avanza addirittura palla al piede oltre l’area di rigore, provando a impostare l’azione e a dare la carica alla squadra.
Djordjevic 5: Il terzino rossazzurro appare meno propositivo rispetto alle gare precedenti. Poco coinvolto nella manovra offensiva, cicca clamorosamente il pallone del possibile vantaggio, calciando male a tu per tu contro il portiere ospite. Non in giornata.
Mbodj 6: Alla prima da titolare riesce a tenere bene la gara. Con Bergamelli accanto interpreta sufficientemente il ruolo, commettendo qualche errore da prima leva.
Bergamelli 6,5: La stazza del centrale etneo si fa sentire, dà sicurezza alla retroguardia anticipando gli attaccanti pugliesi con mestiere e un pizzico di furbizia.
Di Cecco 6: Aggredisce e morde le caviglie agli attaccanti pugliesi, in difficoltà nel primo tempo dove fatica a prendere le misure agli avversari, cresce con il trascorrere del match.
Bucolo 5,5: Come al solito regala tanta corsa e grinta ma quando è chiamato in causa per impostare si limita spesso ad appoggiare il pallone dietro, senza assumersi molte responsabilità.
Scoppa 5,5: Primo tempo in ombra. Fatica a trovare la posizione e sembra anche non avere molta corsa. Meglio nella ripresa, quando comincia a effettuare qualche lancio in profondità, come quello per Mazzarani che determina l’espulsione del pugliese Rada.
Di Grazia 5: Il baby gioiello di casa Catania sembra essersi appannato. Meno esplosivo rispetto alle prime gare di campionato, è spesso fuori dal gioco e non sembra nemmeno crederci. Poco convinto.
Mazzarani 4,5: Croce e delizia per il Catania, che si affida ai suoi piedi sulla trequarti per sviluppare la manovra offensiva. Sbaglia diverse aperture per i compagni, sciupone sotto porta in più di un’occasione, sbaglia anche il calcio di rigore che avrebbe potuto regalare i tre punti alla squadra.
Barisic 5,5: Fa a sportellate con la difesa pugliese ma nel primo tempo arrivano pochi palloni giocabili. Si limita a conquistare qualche fallo, facendo salire la squadra. Ci si aspetta qualcosa in più da un attaccante dalle grandi potenzialità fisiche.
Russotto 6,5: Il migliore, insieme a Bergamelli, fra i rossazzurri. Lotta corre e si dimena dimostrando voglia e carattere. Purtroppo paga qualche imprecisione sotto porta, ma la voglia di far bene è tanta e si vede.
Pino Rigoli (Allenatore) 5,5: Il tecnico ha la responsabilità di un primo tempo incolore e opaco. La squadra cresce nella ripresa ma non riesce dalla panchina a sovvertire le sorti del match nonostante la maggiore densità offensiva.
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