«È un momento per incontrare gli altri e non per creare dottrina». Sono queste le parole con cui il direttore artistico Simone Dei Pieri ha presentato la terza edizione del Catania Book Festival che si terrà dal 6 all’8 maggio a Le Ciminiere. «Il nostro è un festival nato da giovani e da non addetti ai lavori – ha aggiunto Dei Pieri che è il più giovane direttore d’Italia – Dall’esterno potrebbe sembrare un po’ arrogante ma siamo convinti che per troppo tempo gli intellettuali hanno parlato al mondo e non con il mondo». Invertire questa rotta è l’obiettivo della Fiera internazionale del libro e della cultura con oltre 85 appuntamenti già in programma, il doppio rispetto a quelli della scorsa edizione. Da Francesca Michielin a Peter Gomez, da Jonathan Bazzi all’influencer romana Isabella Premutico in arte Il Merdoscopo.
Narrativa, saggistica, filosofia, arte, giornalismo, social media, cinema ma anche una riflessione sui diritti umani. «La cultura è un paio di occhiali che serve a vedere meglio il mondo», ha spiegato la referente della circoscrizione Sicilia di Amnesty International Alessia Ballato durante la conferenza stampa di questa mattina a Le Ciminiere. Venerdì 6 maggio alle 15.30 sarò presentato il rapporto di Amnesty International Italia con un focus sul caso Afghanistan e sul conflitto in Ucraina. «Faremo un punto anche sulla repressione della libertà di espressione in Egitto – ha anticipato Ballato – con particolare riferimento alla situazione di Patrick Zaki. E poi saremo presenti anche con una mostra: Sessanta volti per i sessant’anni di Amnesty».
Tra le novità di quest’anno, c’è anche il lancio della prima collezione NFT al mondo interamente legata a un evento culturale con la finalità di piantare nuovi alberi per nuove foreste. «Il Festival è organizzato da un team under 30 e la programmazione di questa terza edizione ne sarà più che mai la dimostrazione», ha sottolineato Dei Pieri. Il simbolo scelto per l’evento è Mercurio, il dio messaggero della mitologia. «Abbiamo preso in prestito il suo fascino di scattante protettore dell’eloquenza – ha concluso il direttore artistico – E siamo fieri di essere noi messaggeri della lettura e della scrittura in una città complessa come Catania». Nelle scorse settimane, dopo lo sgombero dei senzatetto in piazza della Repubblica, gli organizzatori del Catania Book Festival hanno deciso di rimuovere il patrocinio del Comune dai manifesti e da tutto il materiale pubblicitario.
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