Il campo ci racconta di una partita da non fallire, per rafforzare una posizione ancora precaria in zona playoff. L’Avellino di Ezio Capuano ha tre punti in meno del Catania ed è reduce dalla sconfitta di misura di Teramo, giunta però dopo tre vittorie consecutive e un pareggio. I Lupi irpini non sono un cliente non facile, soprattutto alla luce di una situazione societaria e tecnica che, in casa rossazzurra, è sempre più complessa. Ne è piena testimonianza il mercato: da ieri sera l’attaccante Matteo Di Piazza è infatti un giocatore del Catanzaro. Anche il centrocampista Jacopo Dall’Oglio ha le valigie pronte, destinazione Livorno. Bisogna poi considerare l’interesse della Lazio per due tra i più interessanti prospetti etnei: l’attaccante 2000 Gianmarco Di Stefano e il difensore del 2002 Simone Pino.
In attesa di arrivi che vadano a compensare i vuoti in organico, la missione dei reduci è quella di dare il massimo, provando a cogliere tre punti dal peso specifico assai elevato. La vittoria manca infatti da quattro partite: dopo il pesante ko di Pagani sono giunti tre pareggi consecutivi con Teramo, Virtus Francavilla e Potenza. Incontri in cui sono emerse la voglia di lottare di un gruppo indebolito a livello tecnico, ma di sicuro più compatto rispetto ad alcuni mesi fa. Chi resta a Catania, come ha detto Lucarelli, lo deve fare come un soldato che parte in missione. Tutti in trincea dunque, senza guardarsi indietro e concentrandosi esclusivamente sulla prossima battaglia sportiva.
Una vera e propria chiamata alle armi, i cui effetti si inizieranno a vedere oggi. Mister Lucarelli ha convocato ventitré giocatori: mancheranno i soli Saporetti e Welbeck. Presenti invece tutti i nuovi arrivi: da Alessio Curcio a Bruno Vicente, passando per Orazio Di Grazia. L’unico dei tre che troverà un impiego dal primo minuto è Curcio: l’ex trequartista del Vicenza ha ben impressionato nello spezzone di partita giocato domenica scorsa, rendendosi pericoloso in un paio di occasioni. Sarà, dunque, a sostituire nel trio di mezze punte un Maks Barisic apparso troppo fumoso e incostante.
Acciuffare una vittoria oggi avrebbe importanza doppia. La classifica tornerebbe a farsi più interessante, aumentando il margine di vantaggio sulle squadre che lottano per entrare in zona playoff. I tre punti, poi, costituirebbero una fondamentale iniezione di fiducia per una squadra che deve provare il più possibile ad estraniarsi dai gravi problemi societari, concentrandosi solo sul tour de force che la attende da qui a inizio febbraio. Domenica 26 ci sarà infatti la trasferta di Viterbo: mercoledì 29, poi, appuntamento a Terni per la semifinale di Coppa Italia di Serie C. Il 2 febbraio, quindi, ecco il match interno col Monopoli. Quattro impegni ravvicinati che potranno dire tanto sulla seconda parte di stagione di capitan Marco Biagianti e compagni. Tutti in trincea, dunque: sperando che il mercato porti al generale Lucarelli nuovi soldati pronti a immolarsi per la causa.
Formazioni ufficiali:
Catania (4-2-3-1): Furlan; Calapai, Silvestri, Mbende, Pinto; Rizzo, Biagianti; Di Molfetta, Curcio, Biondi;, Curiale. All: Lucarelli.
Avellino (3-5-2): Tonti; Zullo, Bertolo, Illanes; Celjak, De Marco, Di Paolantonio, Laezza, Micovschi; Parisi, Albadoro. All: Capuano.
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