Il primo atto di Bisceglie-Catania è andato in scena due giorni fa, con le improvvise dimissioni dell’ormai ex tecnico dei pugliesi Ciro Ginestra. Una volontà annunciata «con rammarico» e che ha provvisoriamente spinto i nerazzurro-stellati ad affidarsi al preparatore dei portieri Antonio Bruno. La scelta di mister Ginestra è frutto di un lungo filotto di risultati negativi che hanno risucchiato la squadra nei bassifondi del Girone C di Serie C. Il Bisceglie è infatti quart’ultimo con sette sconfitte in 14 incontri disputati: la vittoria in campionato manca addirittura da dieci partite, in cui sono stati ottenuti solo quattro pareggi, a fronte di ben sei ko.
Il Catania, reduce dalla scintillante e sfortunata prova di Coppa Italia col Sassuolo, dovrà provare ad approfittare di questa crisi tecnica per mettere assieme la terza vittoria di fila, dopo il sofferto 1-0 sulla Reggina e l’altrettanto rocambolesco 0-2 maturato nella trasferta di Matera. Vincere è una sorta di obbligo per la squadra guidata da Andrea Sottil, visti anche i risultati maturati ieri: la Juve Stabia, dopo avere battuto il Trapani fuori casa per 2-1, è infatti sempre più capolista del campionato, con 35 punti in 14 partite. I rossazzurri, lontani undici lunghezze ma con due incontri da recuperare, non possono più permettersi di perdere terreno. Lo sa bene anche Sottil che l’altro ieri, in conferenza stampa, si è augurato di vedere una squadra che metta in campo «una sana spregiudicatezza».
Essere consapevoli dei propri mezzi, avendo la capacità di sostituire al fioretto utilizzato mercoledì sera al Mapei Stadium una clava, elemento che più si addice alla durezza di un girone come quello in cui gioca il Catania. «Indossare il vestito della Serie C», come afferma il tecnico etneo, sarà necessario per venire fuori dal Gustavo Ventura con una vittoria dal peso specifico fondamentale. Sono 22 i giocatori rossazzurri convocati per la gara di oggi: mancherà il solito Christian Llama, mentre rispetto alla Coppa Italia dovrebbero rientrare tra i titolari Marco Biagianti in mezzo al campo, Ciccio Lodi nelle vesti di rifinitore, Andrea Vassallo come ala sinistra e Alessandro Marotta di punta. In difesa, poi Simone Ciancio dovrebbe ritrovare posto a destra, Ramzi Aya in mezzo e Luigi Scaglia sulla corsia mancina.
Sarà ancora 4-2-3-1 quindi, modulo che per stessa ammissione del tecnico del Catania è quello che, finora, sta dando le garanzie maggiori. Matteo Pisseri e compagni si troveranno contro una squadra sulla difensiva, schierata con un solido 3-5-2, in cui il difensore catanese Giordano Maccarrone dovrebbe accomodarsi in panchina. Attenzione ai precedenti: una vittoria a testa nella vecchia Serie C2 (95-96 e 96-97) e due pareggi per 1-1. L’ultimo, beffardo per gli etnei, è quello dello scorso 21 marzo, quando il pugliese Fabio Delvino aveva pareggiato a tempo scaduto il vantaggio firmato Maks Barisic. Un episodio che i reduci di quella partita dovranno tenere ben impresso in mente, per evitare ulteriori, dannosissimi scivoloni.
Probabili formazioni:
Bisceglie (3-5-2): Crispino; Maestrelli, Markic, Calandra; Jakimovski; Onescu, Toskic, Giacomarro, Risolo; Starita, De Sena. Allenatore: Bruno
Catania (4-2-3-1): Pisseri; Ciancio, Aya, Silvestri, Scaglia; Biagianti, Rizzo; Barisic, Lodi, Vassallo; Marotta. Allenatore: Sottil
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