Rubato da ignoti il cloratore dell’acqua comunale della zona periferica del Castello di Baida a Castellammare del Golfo, che fornisce le case dei cittadini della zona di Balata di Baida fino al confine con il borgo di Scopello. Non è la prima volta che si registrano furti che causano disagi alla rete idrica delle periferie, come in zona Sarmuci, già ieri colpita da un violento incendio che ha minacciato alcune abitazioni.
Dopo i vari furti di rame dell’inverno scorso questa volta a essere stato rubato è stato il dispositivo che consente di disinfettare l’acqua. Il sindaco Nicolò Coppola si dichiara amareggiato: «Nei giorni scorsi siamo stati costretti a chiudere l’acqua dalla zona del castello di Baida. Il cloratore – spiega – era già stato rubato in passato: si tratta di uno strumento indispensabile. Abbiamo ricomprato tutto quanto occorreva e rimesso in funzione. Tre giorni fa l’ennesimo furto». Ad accorgersi del fatto è stato sabato scorso l’impiegato addetto alla manutenzione. «Abbiamo ancora una volta presentato denuncia ai carabinieri – sottolinea il sindaco – ma i disagi creati sono enormi perché il furto ci costringere a chiudere l’acqua che ovviamente non possiamo immettere se non sterilizzata con il cloro».
Coppola si rivolge poi ai propri cittadini. «È stato attivato un sistema di videosorveglianza ma mi chiedo dove sia il senso civico, l’interesse e la coscienza del bene comune. Con l’aggiunta – conferma Coppola – di costi enormi per le casse comunali. Non avrei mai pensato che si arrivasse addirittura a rubare l’impianto per l’abbattimento dei batteri nelle acque di sorgente. Stiamo già provvedendo a predisporre l’ulteriore nuovo acquisto del cloratore sperando che i disagi per i cittadini non debbano ripresentarsi. Ho già chiesto la collaborazione delle forze dell’ordine per ulteriori controlli negli impianti idrici per i quali abbiamo già chiesto alla polizia municipale un monitoraggio costante».
Le zone periferiche di Castellammare del Golfo, devastate dagli incendi dei giorni scorsi, sono da mesi in emergenza idrica e questo ulteriore disagio preoccupa i tanti residenti che da giorni lamentano ulteriori problemi, facendo ricorso alle autobotti dei privati: «Siamo esasperati – racconta un’albergatrice di Scopello -. Da mesi l’acqua arriva con il contagocce, causando notevoli disagi». Situazione simile si verifica in altre zone periferiche come Contrada Cuti-Molinello. A Scopello da qualche giorno l’erogazione è di circa 30 litri al secondo da distribuire in tutto il territorio.
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