Per la 19esima estate a Castelbuono si dà appuntamento la musica indipendente grazie al festival internazionale Ypsigrock e alle iniziative che ad esso fanno da contorno. Tra cui l’arte. Quest’anno è la volta di due importanti esponenti del panorama artistico contemporaneo, Luca Trevisani e Seb Patane, le cui opere saranno in mostra al museo Civico da venerdì 7 agosto all’8 novembre. Le mostre sono state realizzate in collaborazione con il Ypsigrock, premiato come miglior festival di musica italiano 2015 e sono a cura di Laura Barreca e Valentina Bruschi.
«Il museo Civico di Castelbuono è un’istituzione che quest’anno festeggia il 50esimo anno – spiega Barreca – Ha una storia molto lunga con la quale mi rapporto da ormai un anno e dalla quale parto per lavorare sull’identità sia del museo stesso che del territorio. Il progetto di management culturale avviato insieme alla presidente Angela Sottile e Valentina Bruschi intende rappresentare tale identità territoriale sul piano nazionale ed internazionale, facendo vivere il sito e la ricca collezione archeologica e antica, che oggi è anche moderna e contemporanea, attraverso l’innesto di ultimissime produzioni contemporanee nel castello medievale dei Ventimiglia».
Con As unreal as everything else, Seb Patane presenta due progetti video ed una stampa su tela di un’immagine storica. Il primo video è Book Club e nasce da un incontro con l’associazione Gru (Giarre) che ha avuto come oggetto di discussione il racconto La Nebbia di Anna Kavan e ruota intorno alla metafora della nebbia come distacco/protezione dalle relazioni umane. Year of the Corn è invece «un video ipnotico di sei minuti in cui la relazione tra la componente visuale e la ricerca musicale è determinante». In mostra anche una versione inedita di Absolute Korperkontrolle, con una grande stampa su tela di un’immagine fotografica che ritrae gli scalatori del K2 tra i quali l’occultista inglese Alesteir Crowley, che ha vissuto a Cefalù.
Grand Hotel et des Palmes è il progetto di Luca Trevisani e sviluppato attraverso una serie di mostre realizzate presso e in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi. Fonte d’ispirazione il noto erbario ottocentesco del museo Naturalistico Francesco Minà Palumbo di Castelbuono, la cui collezione di specie erbacee è stata oggetto di studio da parte dell’artista per un’analisi del rapporto tra la riduzione del mondo naturale in immagine. Il titolo del progetto deriva invece dal Grand Hotel delle Palme, celebre albergo di Palermo nel quale nel ’33 venne ritrovato cadavere lo scrittore Raymond Roussel. «Eccentrico, dandy e autore di culto, Roussel è rievocato dall’artista in quanto appassionato difensore della libertà di espressione, simbolo del potere rivoluzionario della fantasia, concetto presente in tutta la ricerca artistica di Trevisani».
«Abbiamo scelto artisti che hanno a che fare con i linguaggi contemporanei, la scultura, il video e la musica e nell’idea di una commistione tra discipline artistiche, i progetti video verranno proiettati sulla facciata del castello durante la tre giorni di Ypsigrok – continua – l’arte visiva accompagna in questo modo la musica elettronica e indipendente dando vita ad uno spettacolare effetto».
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