Come fa ormai ogni estate, il parlamentare regionale del Pd, Pino Apprendi, ha avviato il suo tradizionale giro delle carceri siciliane. Assieme ad altri volontari – uomini e donne di buona volontà – fa tappa in tutti i luoghi di reclusione dell’Isola. L’occasione per fare il punto della situazione su come vengono trattati i carcerati. Se c’è sovraffollamento. Se i servizi che lo Stato deve approntare ci sono e se sono ‘digeribili’.
Ieri Apprendi ha iniziato il suo giro con la prima tappa al carcere di Favignana. Assieme a lui, in delegazione, il rappresentante dell‘associazione Antigone, Vincenzo Scalia e il segretario Provinciale di Palermo dei giovani democratici, Marco Guerriero.
“A fronte del numero previsto di utenza di 120 persone -ci dice Apprendi – la struttura ne ospita 109, unico caso in cui non ci si può lamentare per il sovraffollamento”.
Non mancano, però, i problemi: “Uno psicologo per 4 ore al mese – sottolinea il deputato di Sala d’Ercole – un solo educatore, mancanza di assistenti sociali”. Insomma, a Favignana si potrebbe fare di più.
E poi? “Il personale della polizia penitenziaria – aggiunge Apprendi – è ospitato nel vecchio carcere in luoghi angusti che non contribuiscono a rendere sereno il già difficile lavoro che svolgono. Infine i laboratori di falegnameria e sartoria che dovrebbero utilizzare i 48 internati non sono utilizzati per mancanza di fondi”.
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