Cara, migranti occupano statale per protesta Lanciati sassi contro un’auto della polizia

E’ un’altra giornata di tensioni al Centro d’accoglienza per richiedenti asilo di Mineo. Un gruppo di migranti, in maggioranza originari del Gambia e del Mali, è uscito dal Centro per protestare contro i ritardi della commissione territoriale che valuta le richieste di asilo politico. I migranti hanno occupato la statale Catania-Gela, lanciando sassi contro la polizia e rompendo il parabrezza di una volante, quindi sono giunti fino alla stazione di servizio Esso, la più vicina al Cara. Qui i lavoratori si sono asserragliati dentro, mentre i manifestanti avrebbero rotto i vetri di un’altra vettura in sosta e di un autobus dell’Ast.

Conferme arrivano anche dall’interno del Cara, dove le proteste continuano senza scontri. Molti migranti che non partecipano alla manifestazioni si sono chiusi all’interno delle abitazioni. «Abbiamo paura, in questi casi meglio rimanere in casa, in tutto sono una settantina le persone che sono uscite per protestare», riferisce uno degli ospiti. A gruppetti di 10-15 percorrono la strada statale che è stata chiusa al traffico per precauzione, mentre rinforzi delle forze dell’ordine stanno affluendo verso il Centro. Il titolare dell’area di servizio interessata si è detto «molto preoccupato». «Non era mai successo una cosa del genere, stavolta ho avuto paura – ha raccontato all’Ansa – quando li abbiamo visti arrivare abbiamo staccato le pompe e ci siamo chiusi dentro».

«Ero su un autobus dell’Ast partito da Catania – racconta Raffaella Catania – e all’altezza del bivio per Mineo una trentina di migranti ci hanno bloccati, a terra c’era un cassonetto rovesciato e sassi enormi. Una signora con la sua auto ha provato a passare, ma alcuni di loro hanno preso a pugni il parabrezza. Alla fine il bus è tornato indietro di qualche curva e io verso le 10 mi sono fatta venire a prendere lì».

Già lo scorso 3 ottobre, un gruppo di richiedenti asilo aveva ribaltato cassonetti all’interno del Cara e bloccato il traffico sulla Catania-Gela per protesta. In quel caso furono le cariche della polizia a far tornare la situazione alla normalità. In questo momento al Cara vivono in 4mila, contro una capienza massima di 2mila, e i tempi medi di attesa per avere una risposta da parte della commissione arrivano ad un anno. Recentemente il Ministero degli Interni ha deciso di aumentare il numero di commissioni in Sicilia e, a breve, dovrebbe nascerne una a Ragusa.

Salvo Catalano

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