Capitan Palermo, supereroe per i diritti dei migranti «Fumetto ispirato a storie vere e a Dalla Chiesa»

Quando pensiamo ai supereroi ci viene in mente l’America, New York, i grattacieli. Di certo non pensiamo a Palermo e ai suoi vicoli con i panni stesi tra i palazzi, troppo bassi perché qualcuno ci possa volteggiare appeso a delle ragnatele. Eppure a qualcuno l’idea di trasformare il capoluogo siciliano in un campo di battaglia tra superesseri è venuta: Fabrizio Capigatti, sceneggiatore veneziano, insieme alla Scuola del fumetto di Palermo, ha avviato un progetto per la scrittura e la pubblicazione di una storia a fumetti su un eroe siciliano che di stelle e strisce ha ben poco. Partito come un esperimento creando Capitan Venezia, paladino della città veneta, l’idea ha preso sempre più corpo. «Dopo i primi numeri di Capita Venezia – dice Capigatti a MeridioNews – ho capito dove andare a parare e lo sviluppo che avrei voluto dare ad un progetto di più ampio respiro. Così ho inserito un sub-plot anche di denuncia, anticipando addirittura l’arresto del sindaco (Giorgio Orsoni) per le tangenti, che è diventato filo conduttore di tutto l’universo narrativo. Poi è stata la volta di Roma e de La Lupa: è uscito un crossover con Capitan Venezia, attingendo parecchio da Mafia Capitale».

Il fumetto, quindi, diventa quasi una forma di denuncia dei problemi della società italiana: ironizza su fatti e personaggi dell’attualità per renderli cattivi all’interno delle storie. Il nuovo Capitan Palermo, di prossima uscita, sarà collegato ai suoi colleghi del Nord e Centro Italia proprio da questi supercriminali ispirati dalla vita reale. «Ad esempio – continua Capigatti – il villain che appare a Roma farà capolino in Capitan Palermo perché gestisce il traffico di profughi e un centro di accoglienza in Sicilia: nella storia palermitana difatti si parla del denaro che ruota attorno alla gestione dei migranti. Per quanto riguarda il personaggio di Capitan Palermo, l’ho costruito sulla storia del generale Dalla Chiesa». La parte grafica dell’albo, invece, è stata affidata interamente agli studenti del secondo e terzo anno della Scuola del fumetto palermitana, con la supervisione di Salvatore Di Marco, direttore della Scuola, e Antonino Pirrotta.

Dopo la creazione dei design dei personaggi da parte di un disegnatore di Capitan Venezia, Riccardo Bandiera, gli studi grafici sui protagonisti, insieme alla sceneggiatura dei tre albi che comporranno la miniserie, sono stati inviati a Palermo. «Ho conosciuto Fabrizio Capigatti tramite una conoscenza in comune – racconta Salvatore Di Marco – durante una fiera, Lucca Comics. Mi ha parlato dei suoi progetti e della volontà di realizzare dei supereori regionali e noi della Scuola del fumetto di Palermo ci siamo messi a disposizione per farne parte creando Capitan Palermo. Il nostro compito è quello di realizzare la parte grafica disegnando le 24 pagine del fumetto, come anche varie illustrazioni e le copertine». Il lavoro di disegno è stato affidato a tutti i ragazzi del secondo anno, che disegneranno e inchiostreranno due pagine ciascuno, mentre il terzo anno si occuperà del colore e dell’inserimento dei testi all’interno delle vignette.

Ma all’interno delle storie di Capitan Palermo faranno la loro comparsa altri personaggi ispirati alle città siciliane; il tutto per creare una Lega della Giustizia nostrana, accanto ai supereroi del resto d’Italia già creati o che vedranno la luce nel prossimo futuro. L’intento dell’inventore di questo universo supereroistico è proprio quello di creare un personaggio per ogni città o regione, dando vita a una rete italiana di giustizia in calzamaglia, ma sopratutto che incarni in sé gli aspetti della propria città. Così, insieme a Capitan Palermo, nella testata omonima compariranno anche Capitan Catania e Lady Siracusa. La pubblicazione del primo numero della miniserie è stata programmata per ottobre, in contemporanea con Lucca Comics 2016.

Alberto Palazzolo

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