«Questa è una conferenza che non avrei mai voluto fare, ma sono costretto. Seguivo la vicenda Palermo, d’intesa con gli organi nazionali. Avrei incontrato soltanto soggetti abilitati». Comincia con queste parole la conferenza stampa del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che si è tenuta quest’oggi a Palazzo delle Aquile sul caos relativo al club di viale del Fante, la cui partecipazione al prossimo campionato di serie B (causa mancata iscrizione) appare sempre più appesa a un filo. «C’è stata apparizione e scomparsa di personaggi incappucciati, senza autorizzazioni degli organi calcistici. Il calcio non può essere luogo di speculazione».
Il primo cittadino ha sempre tenuto vivi i contatti con le istituzioni calcistiche: «Dalla stampa ho appreso che c’era un gruppo interessato ad acquistare la società e di mantenere la permanenza in serie B. Ogni volta che leggevo notizie, stavo in contatto con gli organi nazionali, FIGC e Lega Calcio». La partecipazione al prossimo campionato, dunque, resta più che in bilico: «Tra le notizie che ho avuto da Balata, non sembra che la società abbia adempiuto alle obbligazioni a cui era tenuta per l’iscrizione. Mi auguro che la posizione si possa risolvere, per tutelare i diritti di una città che viene raggirata da avventurieri».
Situazione sempre più drammatica visti quali sono i presupposti: «Non lasciano ben sperare le notizie che mi sono giunte. Laddove la società dovesse essere cancellata dalla B, scatta la normativa prevista che consente agli organi nazionali del calcio, con un’intesa tra Federazione e LND di poter iscrivere una squadra al campionato di serie D». E se serie D dovrà essere, è già tracciata una strada per percorrere questa ipotesi: «Bisogna cercare di salvare il salvabile, io mi atterrò a quello che è previsto. Farò pervenire l’istanza di poter individuare la società che potrà gestire la squadra in serie D. La procedura è già stata praticata nei confronti del Bari che ha vissuto un’esperienza simile. Qui il calcio deve essere al massimo livello possibile. Farò presente che la città di Palermo procederà all’individuazione dei soggetti perché si possano istruire le richieste degli organi del calcio».
Niente più spazio, perciò, a personaggi in cerca di visibilità o soggetti che non abbiano a cuore le sorti della squadra: «Voglio scoraggiare eventuali avventurieri che potrebbero avere interessi particolari. Si chiederà un piano triennale che preveda il passaggio alla C o alla B. Chiaramente non è semplice, ma la sopravvivenza non deve essere soltanto per un anno». L’eventualità della D fa tornare in mente quando, a fine anni ’80, il calcio sparì dalla città: «Nell’87 si arrivò all’iscrizione del Palermo in C2 che oggi non esiste più. Con gli organi del calcio faremo il possibile per verificare qual è la migliore iscrizione possibile».
E in quel caso servirebbe una nuova proprietà: «Se dovessi comunicare – prosegue Orlando – l’elenco degli sms che ho ricevuto, non basterebbe una conferenza stampa. A tutti ho comunicato che mi atterrò alle procedure previste. La scelta va fatta con criteri di assoluta obiettività. Fino alla fine però abbiamo motivo di dire “speriamo di partecipare in B”. Come direbbero i greci, è un periodo ipotetico di quarto tipo. Ho ricevuto una telefonata da Ferrero. Qualcuno arriverebbe da Roma, qualcun altro con gli americani. Vorrei finisse il tempo delle streghe o di finti sceicchi». Piano triennale e garanzie per chi lavorava nel club, questi sono due punti su cui Orlando non transigerà. Le vere vittime però sono i supporter rosanero: «Ai tifosi dico che siamo tutti vittime di una situazione surreale. La grande attrattivitá che ha questa città, è diventata un’opportunità per streghe e avventurieri».
Tra le altre cose, anche una battuta sul presidente Albanese: «Ho avuto notizie dal presidente Albanese e aspetto le sue decisioni in merito. Non resta che attendere la decisione finale il 4 luglio e il 12 luglio, quando si definiranno le squadre iscritte in B». Proprio quest’oggi Albanese ha chiuso il cda che ha convocato una nuova assemblea per il prossimo 5 luglio. Si è trattato di una verifica documentale che ha reso nota la mancanza di alcuni documenti necessari per l’iscrizione: «Sono addolorato per questa situazione, per me questa carica ha un valore immenso. Oggi provo grande dolore per tutti, ho fatto il possibile nei limiti del possibile. Chiedo scusa se ho sbagliato in qualcosa. Potrei non aver capito qualcosa, oppure la società ha qualche asso nella manica. Al consiglio di amministrazione non è stato presentato nulla, ma non è detto che non abbiano presentato qualcosa in FIGC».
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