Ai Cantieri navali di Palermo è tornata «la disperazione». Il taglio dell’emendamento, durante la discussione della Finanziaria, che assegnava 15 milioni di euro alla realizzazione del bacino di carenaggio da 80 mila tonnellate, rende sempre più buio il futuro dei lavoratori. E domani la Fiom ha proclamato un nuovo sciopero di otto ore. Il rischio, adesso, è di perdere anche ulteriori finanziamenti europei. Lo sanno bene i sindacati. Che invocano «un intervento risolutivo» per il rifinanziamento dell’opera in una lettera consegnata oggi al sottosegretario allo Sviluppo economico, Simona Vicari, durante l’incontro #Firmiamolacrescita organizzato dalla Cisl Palermo Trapani sulla proposta di riforma del fisco della Cisl nazionale.
«Ai Cantieri navali di Palermo è tornata la disperazione – scrivono dalla Fim Cisl -. Incredibilmente, dopo lunghi periodi di stallo, assenze e vane promesse della politica e del governo regionale, l’Ars ha omesso di ristornare la somma necessaria alla realizzazione del bacino di 80 mila tonnellate, necessaria a garantire un futuro ai cantieri di Palermo. Le nostre famiglie, se si considera l’indotto migliaia, si sentono abbandonate» si legge ancora nella lettera.
Durissimo l’attacco dei delegati sindacali Fim Cisl di Fincantieri nei confronti del Governo, colpevole di non aver «saputo difendere la più importante realtà produttiva di Palermo». Adesso, è il timore delle parti sociali, il rischio è che Fincantieri «punti su altri stabilimenti e in città si torni all’unica prospettiva della cassa integrazione, già dalla prossima estate». Il sottosegretario Vicari, dal canto suo, garantisce il massimo impegno sulla vertenza e annuncia la convocazione «presto» di un tavolo al ministero dello Sviluppo economico.
«Sentiremo tutte le parti, Regione, Fincantieri – dice -. Dobbiamo verificare se il rifinanziamento del bacino possa avvenire nel giro di massimo un mese, inserendolo al primo provvedimento in discussione all’Assemblea regionale siciliana». Perché adesso occorre «fare presto» per non perdere questa occasione. Per Daniela De Luca, segretario Cisl Palermo Trapani, «serve l’impegno di tutte le istituzioni a tutti i livelli, affinché si possa ridare speranza ai lavoratori del cantiere, alle loro famiglie e alla città intera».
Intanto la vertenza potrebbe approdare anche a Palazzo dei Normanni. I deputati regionali di Ncd, Nino Germanà e Pietro Alongi, rispettivamente vice presidente e componente della commissione Attività produttive all’Ars hanno chiesto la convocazione urgente dell’assessore regionale alle Attività produttive, Linda Vancheri, nella commissione di merito. L’obiettivo è fare in modo che «il presidente della Regione, Rosario Crocetta, attivi tutte le procedure urgenti del caso, allo scopo di evitare che i 50 milioni di euro, già finanziati dalla Regione su Fincantieri per la realizzazione e la ristrutturazione del bacino di carenaggio, non rimangano paralizzati».
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