È scaduto ieri il contratto che affidava la gestione dei servizi del canile municipale all’associazione Ada di Palermo ma nessuno ha preso il posto dei volontari, lasciando questa mattina gli animali «incustoditi». Da quattro anni, infatti, la convenzione con Palazzo delle Aquile ha assicurato la presenza di 15 operatori nei locali in via Tiro a Segno e nella struttura distaccata dell’ex Mattatoio, che ospitano al momento 360 animali. Ma, a partire da gennaio, Sala della Lapidi aveva stabilito di cambiare e affidare il servizio ai lavoratori Reset che sarebbero dovuti entrare in servizio già da stamane. Qualcosa però non è andato per il verso giusto perché i dipendenti della società che ha assorbito gli ex Gesip oggi sono rimasti a casa. Una «sospensione del servizio» che ha lasciato perplessi gli animalisti per la mancata individuazione di un sostituto e suscitato i timori nei volontari per la salute dei cani «abbandonati a se stessi e senza cure mediche».
«Il Comune sapeva perfettamente che giorno 19 sarebbe scaduta la convenzione – racconta Alessandra Musso, operatrice del canile e rappresentate dell’associazione -. Eravamo stati informati che i lavoratori Reset avrebbero preso il nostro posto ma oggi i cancelli del canile sono rimasti chiusi. Non solo non hanno permesso a nessuno di entrare ma nessuno si è preso cura degli animali incustoditi. È una situazione vergognosa che il Comune – aggiunge – non abbia garantito il servizio». Contattato da MeridioNews, l’assessore ai Parchi e al verde pubblico, Francesco Maria Raimondo, getta acqua sul fuoco, escludendo «l’interruzione del servizio» e ipotizzando solo un contrattempo. Come stabilito in precedenza, per l’assessore il servizio verrà garantito dai lavoratori Reset che, tuttavia, cominceranno solo tra un mese. Il tempo per apportare alcune modifiche al contratto e preparare i lavoratori. Nel frattempo, il servizio sarà garantito ancora una volta dai volontari di Ada la cui associazione riceverà una proroga di un mese.
«Entro oggi – spiega Raimondo – sarà pronto un atto di indirizzo per la proroga del contratto dei lavoratori Ada, il tempo necessario per riorganizzare il servizio che l’amministrazione vuole affidare a Reset. C’è l’impegno a garantire la tutela degli animali – ribadisce – e sarà messo in atto ogni intervento necessario». Tuttavia, rimane da chiarire l’impiegabile ritardo nel passaggio delle consegne da Ada a Reset, una decisione nell’aria da tempo. «C’è stata una incomprensione legata al contratto – chiarisce – si è reso quindi necessario specificare gli ambiti di competenza dei lavoratori. I compiti erano definiti genericamente e non si faceva riferimento a determinate mansioni, in particolare la pulizia della gabbie. Ad ogni modo – conclude – le difficoltà sono state superate e il servizio sarà garantito senza altre incertezze».
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